Insegnare anche ai più giovani le basi dell’economia e del risparmio significa prepararli al meglio al futuro
Nel mondo anglosassone esiste il termine Financial Literacy, che si può tradurre come alfabetizzazione finanziaria. E per quanto il termine la faccia sembrare una cosa poco accessibile, si tratta di un concetto molto semplice: le basi di economia, risparmio e gestione del denaro che chiunque dovrebbe avere per gestire al meglio le riserve personali.
Se siamo genitori dovremmo tenere presente che non è mai troppo presto per insegnare ai nostri ragazzi un po’ di cultura finanziaria, per permettere loro di gestire al meglio guadagni e risparmi quando saranno grandi. Possiamo iniziare già dalle scuole primarie, spiegando il valore del denaro, e costruire un piccolo percorso di crescita che gli permetta, una volta diventati indipendenti, di sapere gestire al meglio i loro fondi e i loro guadagni. Ecco alcune lezioni che possiamo mettere in pratica per aiutare i nostri ragazzi a diventare adulti responsabili del proprio denaro.
Incoraggiamo il guadagno e il lavoro
Uno dei passaggi fondamentali è aiutare i figli a capire che il denaro proviene dal lavoro. I incoraggiamoli a guadagnare qualche soldo, piuttosto che affidarsi per tutto alle tasche dei genitori.
Per esempio, i più piccoli possono avere un piccolo “pagamento” in cambio di qualche faccenda domestica, in modo che capiscano il valore del lavoro. Quando saranno più grandi potranno affrontare i primi lavoretti, magari anche appoggiandosi alla gig economy, ovvero ai sistemi digitali che permettono agli adulti di arrotondare i guadagni e ai ragazzi di fare qualcosa per iniziare ad avere qualche risparmio.
Quando infine i ragazzi sono abbastanza grandi, potremo anche suggerirgli di provare a trovare un vero lavoro part-time, con una serie di vantaggi:
- Potranno avere un’entrata tutta loro, che aumenterà la fiducia in sé stessi;
- Impareranno un mestiere o una professione (o quantomeno capiranno come funziona il mondo del lavoro);
- Potranno avere qualche risparmio da gestire.
Naturalmente la finalità dei “lavoretti” deve essere soprattutto quella educativa: nessun genitore vuole che i propri figli mettano un lavoretto occasionale davanti alla formazione scolastica, al tempo libero o a qualsiasi altra cosa che i più giovani è giusto che facciano. Ma imparare il valore del denaro e del lavoro è una lezione importantissima.
Apriamo un conto bancario
Banche e istituzioni finanziarie hanno un ruolo nella vita di tutti. Aiutare i figli a capirlo e soprattutto insegnargli a interagire con le banche gli darà senza dubbio un vantaggio in futuro. Tutte le principali banche hanno prodotti dedicati ai minori, che richiedono la supervisione dei genitori. Ma mostrare ai ragazzi come funziona, portarli in banca, e mostrare come si fanno le operazioni gli permetterà di prendere confidenza fin da giovani con questa parte della loro vita.
Se poi gli abituiamo anche a controllare l’estratto conto, verificare le spese, e così via, saremo sulla buona strada per avere dei futuri adulti finanziariamente responsabili.
Spieghiamo come si crea un budget e come si gestiscono le spese
Cominciando proprio con il denaro guadagnato e risparmiato dai nostri ragazzi, possiamo spiegare, già dall’adolescenza, come creare e gestire un budget. Basta un semplice foglio di calcolo, in cui inserire entrate e uscite, per fare si che i più giovani capiscano che non si può spendere più di quello che si guadagna.
Uno dei punti su cui possiamo insistere sono le uscite per divertimento. Una volta che i ragazzi hanno il loro guadagno settimanale o mensile, che sia frutto del loro lavoro o della tradizionale “paghetta”, dovranno amministrarsi anche questo tipo di spese: non vale battere cassa da papà o mamma per andare a mangiare una pizza con gli amici.
Lo stesso vale anche per gli acquisti più consistenti: se un ragazzo vuole l’ultimo videogioco o un paio di pantaloni griffati, è bene che sappia che dovrà risparmiare (o fare qualche lavoro in più) per poterselo permettere.
Spieghiamo come funziona il credito
Le carte di credito, i prestiti e in generale tutte le forme che ci permettono di ottenere anticipatamente denaro non sono “soldi facili e gratis”. Ed è fondamentale che i ragazzi lo sappiano.
Qualsiasi forma di credito o di prestito, anche quelli particolarmente vantaggiosi come quelli di Prestiamoci, ha un costo. Non saperlo, o non saperlo gestire, può portare a spiacevoli conseguenze.
Pensiamo per esempio al punteggio di credito o merito creditizio, che si costruisce anche in base alla nostra puntualità nei pagamenti: se un giovane o un ragazzo si comportano in modo poco affidabile con le loro prime carte di credito, finanziamenti o prestiti, ricostruire un buon merito creditizio può richiedere molto tempo.
Per questo possono essere di molto aiuto i conti co-intestati dedicati proprio ai più giovani, che di solito permettono di fissare piccoli importi di credito.
Insegniamo ai ragazzi a pensare al futuro
L’obiettivo ultimo del benessere finanziario è la costruzione di un futuro più sicuro. Questo passa anche da una buona pianificazione. Non c’è niente di male nel coinvolgere i ragazzi, in particolare quando si avvicinano alla maggiore età o al termine delle scuole superiori, nella pianificazione del futuro, del loro e della famiglia, anche per quanto riguarda gli aspetti finanziari ed economici.
Un ragazzo che ha partecipato attivamente alla vita della famiglia, alla gestione delle spese, anche quelle a breve o medio termine sarà più a suo agio quando inizierà la propria vita indipendente, per esempio durante l’università o con i primi lavori.