Il 2021 è stato segnato da tanti cambiamenti che hanno avuto un forte impatto sociale. Tra i più importanti va senz’altro annoverato il rincaro dell’energia che potrebbe costare davvero molto, soprattutto alle fasce con reddito più basso.
È già da alcuni mesi che abbiamo sperimentato i primi aumenti dell’energia: nel trimestre Luglio-Settembre si erano già notati aumenti del 9,9% sulla luce e del 15,3% sul gas. Il vero problema, però, lo subiremo alla fine di quest’ultimo trimestre del 2021, quando troveremo in bolletta rincari anche del 40% sui costi dell’energia.
Le cause dell’aumento delle energia
Non è possibile associare questi aumenti ad un’unica causa. Tra le principali sicuramente abbiamo l’aumento del costo delle materie prime, in particolare l’aumento del gas naturale, fonte di energia da cui il territorio europeo dipende dall’estero. Affiancato alla crescita economica e all’aumento della domanda, la difficoltà di produzione e trasporto non riesce appunto a stare dietro alle richieste dei diversi paesi.
Inoltre, la necessità di ridurre sempre più l’utilizzo di carbone come fonte di energia, comporta un passaggio di queste imprese verso l’uso del gas naturale. In tutto ciò, gran parte dell’energia elettrica odierna è prodotta da centrali termoelettriche che usano come “carburante” proprio il gas naturale.
Questi intrecci hanno di conseguenza portato ad una crescita dell’energia elettrica e del gas, a discapito delle famiglie più bisognose, ovvero quelle su cui tale crescita può avere un maggiore impatto.
Le misure pensate dal governo
A novembre il Senato ha approvato con 179 voti a favore, 18 voti contrari e sette astenuti, il testo del ddl numero 2401, di conversione in legge del decreto-legge n. 130/2021, contenente tutte le misure più urgenti per contrastare gli effetti negativi di questo aumento dei prezzi.
L’idea è quella di sostenere la politica del Bonus Bollette già attuato a Luglio. L’idea, quindi, sarebbe di ridurre gli oneri di sistema, tutti quei costi caricati sulle bollette “relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico”.
Secondo Arera (Istituzione delle Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità) per coprire i costi del Bonus Bollette 2022 serviranno circa 2,4 miliardi di euro. Dove 1,9 miliardi serviranno per il settore energetico, mentre la restante parte per il settore ambientale. La novità più interessante è che non bisognerà più fare richiesta per questo bonus ma arriverà in automatico per i soggetti interessati.