Abbiamo chiesto a quattro giovani studenti del Liceo Scientifico Statale Vittorio Veneto di Milano – che abbiamo ospitato nell’ambito del progetto formativo di Alternanza Scuola-Lavoro – di descrivere quali sono le motivazioni che spingono i giovani ad avvicinarsi al fenomeno del social lending e alla piattaforma di Prestiamoci.
In questo post riportiamo integralmente il contributo preparato da Domenico, Giulio, Loris e Simone, che ringraziamo pubblicamente per il loro supporto, a cui abbiamo aggiunto una nostra descrizione sulla generazione dei “Giovani Capitali” ovvero i Millennials e il loro impatto nei prossimi anni.
” Quali sono le motivazioni che spingono i giovani ad avvicinarsi al fenomeno del social lending?
Social Lending: facilità, rapido svolgimento, efficacia
La facilità è certamente uno degli aspetti fondamentali che spinge i giovani ad utilizzare le piattaforme di social lending: tramite smartphone e tablet si può accedere alle piattaforme virtuali ed effettuare velocemente investimenti o richieste di prestiti. Al giorno d’oggi, infatti, si assiste al fenomeno dell’informatizzazione dei processi: ogni processo non è più vincolato indissolubilmente a realtà fisiche come per le banche, bensì passa ormai sotto al vaglio della rete.
Questa modalità permette un rapido svolgimento delle operazioni finanziarie, ergo i capitali transitano tramite allocazioni dal prestatore direttamente al richiedente, evitando così il passaggio intermedio presso le banche.
Punto cardine è quindi l’efficacia.
Social Lending: trasparenza, fiducia, sicurezza
Inoltre, in antitesi con l’ormai anacronistico sistema bancario italiano, giustamente esecrato per via di innumerevoli scandali, le piattaforme di social lending si pongono in un’ottica di trasparenza nei confronti del cliente. Viene altresì palesato il fine per cui agisce il soggetto richiedente: mentre presso le filiali si presentano in maniera veloce le condizioni del richiedente e lo scopo di quest’ultimo, le piattaforme di social lending rendono espliciti entrambi gli aspetti.
Si instaura quindi un rapporto di fiducia nei confronti del mezzo, e per giunta tra le due parti. La combinazione fra questi aspetti – fiducia, chiarezza, rapidità ed efficacia – fa sì che un fenomeno nuovo, come quello del peer to peer lending o social lending, risulti proficuo e nel contempo più sicuro.
Un altro aspetto fondamentale è dunque la sicurezza, che le realtà di social lending, come Prestiamoci, riescono a infondere nei clienti. Essa è garantita proprio dall’accurata analisi del merito creditizio. Ad esempio, Prestiamoci si focalizza sulla storia creditizia di ogni richiedente e, a seconda del fatto che quest’ultimo adempia più o meno ad ogni pagamento per tempo, viene inserito in una delle classi di merito. Esse fungono da indicatori per l’investitore che può scegliere una classe più bassa e conseguire un rendimento maggiore pur con un rischio di perdita maggiore oppure selezionare una classe elevata e conseguire un rendimento minore, ma con maggiori sicurezze.
L’affidabilità di Prestiamoci si delinea anche nella diversificazione del rischio: la quota investita viene divisa in pacchetti da 50 euro in modo tale che la somma investita non venga consegnata ad un unico richiedente.
Social Lending: meritocrazia, finanza innovativa, educazione finanziaria
La diversificazione del tasso, sia per il richiedente che per il prestatore, in base al merito creditizio rientra nel concetto chiave della meritocrazia. Questo è un altro aspetto che potrebbe attirare i giovani oltre alla già citata trasparenza. È infatti vero che i richiedenti vengono valutati in base ad un’ampia gamma di criteri, e vengono esclusi coloro i quali vengono definiti non-meritevoli. Essi vengono segnalati come tali quando, per esempio, un individuo paga in ritardo una rata, oppure non ha le possibilità economiche per restituire i soldi richiesti.
Per l’insieme di questi aspetti, il social lending si presenta come un esempio di finanza innovativa con tassi interessanti rispetto al sistema bancario, e per un giovane conoscere una piattaforma di peer to peer lending come Prestiamoci può essere un’occasione per implementare le proprie conoscenze, per quanto concerne la finanza, ambito in cui troppo spesso ci si affida alla banca senza considerare società innovative nel mondo del social lending che si distinguono per affidabilità, trasparenza da una parte e dall’altra per conseguente eliminazione di complicanze burocratiche. Quest’ultima caratteristica assolve a un ruolo basilare: snellire i meccanismi finanziari andando di pari passo con la sburocratizzazione dei processi. Questo è un vantaggio per la collettività: i clienti, cliccando sul proprio dispositivo, possono controllare la loro dashboard ed effettuare operazioni ad ampio spettro.
In ultima analisi l’educazione finanziaria consta non solo di conoscenze generali, ma anche di capacità di analisi che i giovani possono sviluppare proprio stando a contatto con società innovative del peer to peer lending e nel contempo documentandosi su una materia molto ampia quale l’economia. “
Giovani Capitali, Millennials e Social Lending
Nei prossimi 5-7 anni si presenterà sul mercato una generazione di giovani capitali, la Generazione dei Millennials o Generazione Y che avrà un diverso approccio a lavorare, consumare, risparmiare. Si tratta di un bacino di oltre 13 milioni di italiani che costituisce la prima vera generazione digitale e globale, però con una passione per il locale. Sono collaboratori di natura, sono nati digitali e crescono mobile.
Secondo la Survey di Yahoo! Discovering Millennials del maggio 2015, i Millennials in Italia utilizzano Internet molto frequentemente per la fruizione di numerosi servizi, a partire dalle classiche email ed i motori di ricerca, per passare attraverso i portali editoriali e i social network, ma in particolare lo utilizzano per guardare video, ottenere informazioni sui temi relativi alla propria educazione e al lavoro, per i giochi online e per la musica.
Internet è importante nella loro vita per tre principali motivi:
- risolvere le esigenze quotidiane: il 71% ricerca informazioni, in particolare per il proprio lavoro/percorso di studio, nel momento stesso in cui si manifesta l’esigenza;
- intrattenimento: Internet è non solo un modo per passare il tempo, ma anche un modo per tenersi costantemente aggiornati sulle proprie passioni e sui propri interessi;
- tenersi informati e imparare cose nuove: Internet è una fonte di informazione imprescindibile per rimanere aggiornati in real time ed un modo per imparare cose nuove; in una sola espressione: un’immancabile finestra sul mondo.
Per i Giovani Capitali, il social lending sarà un modo diverso per investire denaro, affidandolo a persone meritevoli, ma anche per richiedere un prestito destinato a realizzare il proprio progetto di vita.
Perché Alternanza Scuola-Lavoro
Quest’anno abbiamo deciso di partecipare all’iniziativa Alternanza Scuola-Lavoro ed essere una struttura ospitante per alcuni studenti, per favorire lo scambio di esperienze e di crescita dei ragazzi.
L’Alternanza è un progetto extra-scolastico obbligatorio che coinvolge tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori, anche dei licei, e che ha l’obiettivo di far conoscere ai giovani l’ambiente lavorativo. Lo studente viene seguito da un tutor scolastico, per quanto concerne la scelta mirata del tipo di esperienza, in base agli interessi dell’allievo, e da un tutor aziendale che si prefigge di far conoscere al ragazzo le peculiarità della specifica azienda e, nel contempo, permettergli di acclimatarsi in nuovo ambiente differente rispetto a quello scolastico. Dall’altra parte lo studente si deve mostrare disponibile all’apprendimento delle attività e dei processi svolti all’interno dell’azienda per poter fornire i propri servizi e saper tradurre le idee in azione.
Si è trattato di un’esperienza molto interessante che ci ha fatto conoscere ragazzi intraprendenti e pieni di idee: un’esperienza sicuramente da ripetere.