La Commissione Europea ha dichiarato di voler affrontare la nota “crisi dei semiconduttori”; crisi che, dal 2021 ha colpito soprattutto il settore meccanico ed elettronico.
Prima di scoprire quali sono i passaggi per fermare la crisi, facciamo un piccolo riassunto; i semiconduttori sono dei materiali che compongono qualsiasi dispositivo elettronico ma, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19, c’è stato un netto calo della produzione dei chip, che ha rallentato tutte le produzioni del settore meccanico ed elettronico. Se volete approfondire meglio, potete leggere questo articolo.
Dopo oltre un anno di crisi, è stato stilato un piano di ripresa, vediamo insieme in cosa consisterà questa proposta di legge e quali saranno le prossime tappe.
Crisi dei chip: qual è il piano?
L’Europa sarà presto indipendente grazie alla proposta di legge della Commissione UE.
A questo proposito, la Commissione UE ha stilato una serie di regole e misure per frenare la crisi dei chip e assicurare alle imprese il rifornimento di cui hanno bisogno. Inoltre, tale proposta, potrebbe rappresentare anche una svolta positiva per l’Unione Europea, poiché acquisterà maggiore indipendenza in ambito tecnologico.
La proposta di legge, chiamata EU Chips Act, ha l’obiettivo di tenere sotto controllo l’operatività di molte filiere industriali, soprattutto del settore sanitario e automobilistico che nel 2021 hanno avuto un lungo periodo di crisi produttiva. Eu Chips Act agisce su due fronti: da una parte stanzia 43 miliardi di investimenti pubblici e privati, dall’altra promuove norme per fronteggiare la scarsa costanza delle catene di produzione.
Le tappe di EU Chips Act
Il primo step è cercare di ottenere al più presto l’indipendenza tecnologica, ciò comprende: progettazione, fabbricazione e imballaggio dei chip avanzati.
Per farlo, bisogna procedere per step:
- Usufruire degli 11 miliardi di euro stanziati per formazione e sviluppo, ricerca e diffusione di tutti i prototipi e semiconduttori avanzati, a patto che vengano condivise le risorse dell’Unione Europea e degli Stati membri.
- utilizzare gli investimenti a disposizione per: stabilire un piano di organizzazione per garantire la catena di approvvigionamento e pubblicizzare l’innovazione dei chip. Inoltre, il fondo stanziato per i chip, sarà utile anche per il sostentamento di startup e PMI;
- effettuare un coordinamento tra Commissione Europea e Stati membri per tenere sotto controllo la produttività dei semiconduttori, e prevedere eventuali emergenze o crisi che si possono contrastare preventivamente.
EU Chips Act: quando?
La proposta di legge verrà discussa al Parlamento Europeo e, nel momento in cui EU Chips Act verrà adottata, tutta l’Europa potrà usufruirne. Nel mentre, la Commissione, spinge per attivare al più presto il progetto, per porre fine a questa crisi che danneggia gravemente l’economia dell’Europa. Gli obiettivi delle nuove regole per aiutare l’Europa dovranno essere applicati entro il 2030, con una quota del 20% del mercato mondiale dei chip.