Quali sarebbero le conseguenze dell’aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali?
Quali sarebbero gli effetti sulle famiglie e le aziende?
Sono domande molto importanti, soprattutto se contestualizzate in questi ultimi anni, per tale motivo è necessario comprendere gli effetti che questi aumenti possano provocare.
Per prima cosa, va ricordato che ogni banca centrale ha la facoltà e la responsabilità di determinare i propri tassi di interesse – nel caso della UE questo compito spetta alla BCE (Banca Centrale Europea) – ovvero la quota monetaria che deve essere ripagata da chi ha richiesto denaro a prestito.
Gli effetti dell’aumento dei tassi di interesse
Il principale effetto causato dall’aumento dei tassi di interesse è l’aumento del costo del denaro preso in prestito. Naturalmente, con una loro diminuzione anche il costo del denaro diminuirà (come ad esempio con le politiche del quantitative easing messe in atto dall’attuale Premier italiano: Mario Draghi, all’epoca Presidente della BCE). Le modifiche ai tassi di interesse, decise dalle banche centrali, non sono decisioni prese con pochi ragionamenti, anzi, sono fondamentali per mantenere equilibrata la Politica Monetaria dei paesi.
L’aumento dei tassi di interesse ha vari effetti sull’economia, impattando sul potere d’acquisto dei consumatori e sulla crescita di imprese e business. Inoltre, le modifiche a essi applicate comportano anche variazioni sul valore della valuta nazionale colpendo anche le performance dei mercati finanziari.
Uno dei principali motivi per cui le Banche Centrali decidono di aumentare i tassi è per contrastare l’inflazione, in caso fosse troppo elevata, spostando l’aumento dei costi sui consumatori e aziende rendendo più costoso il denaro preso in prestito. Di conseguenza, un aumento dei tassi di interesse porta i consumatori a risparmiare molto più denaro rispetto ad un contesto dato da tassi bassi.
Il P2P Lending protetto dall’aumento dei tassi
Tra i vantaggi più importanti delle piattaforme di P2P Lending come Prestiamoci, vi è proprio il fatto di non avere Istituti Bancari come intermediari del prestito.
Nel caso di un aumento dei tassi di interesse da parte della BCE, Prestiamoci non subirebbe un impatto diretto da tale aumento, ma solamente un impatto indiretto dovuto all’aumentare della propensione al risparmio dei consumatori e alla diminuzione dell’inflazione.
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