Il Risk Management costituisce un’attività complessa, che richiede tempo, esperienza e specifiche competenze che abbracciano tutte le fasi del processo del credito. In PRESTIAMOCI questa capacità di individuare, valutare e gestire i rischi è uno dei principali fattori che concorre a preservare il valore dell’azienda e la sua capacità di operare in maniera profittevole.
Di seguito vengono presentati alcuni elementi con l’obiettivo di far meglio comprendere i concetti di Risk Management per un efficace presidio dei rischi in Prestiamoci.
Il Chief Risk Officer: chi è e cosa fa?
Il rischio non si può mai azzerare, purtroppo. Si possono però fare molte cose per contenerlo ad un livello accettabile, cioè quello che soddisfa le giuste aspettative dei Prestatori.
Non è un caso che nella buona gestione del rischio ci si riferisca al Rischio Atteso, ovvero il costo accettabile (e necessario) per poter ottenere i benefici dei rendimenti di un investimento. I nostri nonni, nella loro saggezza dicevano: chi non risica, non rosica!
Avere un costo del rischio effettivo uguale al livello di Rischio Atteso è la situazione ottimale: non ci sono sorprese, e le scelte di investimento e le attese di rendimento vengono rispettate. Oltrepassare il Rischio Atteso è pericoloso, ma anche starne sotto, sebbene meno grave, è negativo: significa che si sono perse delle opportunità interessanti di investimento e che si sarebbe potuto fare di più.
La gestione del rischio è molto complessa: ha a che fare con l’incertezza e con la previsione del futuro, e la vera storia (purtroppo) si conosce solo aspettando la sua fine, lieta o drammatica che sia. Per niente facile.
In Prestiamoci, chi si occupa della gestione del rischio – assieme al proprio team – è il Chief Risk Officer (il CRO, in breve).
Il suo mestiere è proprio quello di evitare le “sorprese”, in modo che gli investitori possano fare le loro scelte con maggiore certezza e serenità.
Operativamente, il CRO si occupa di:
- individuare il livello ottimale di Rischio Atteso (la perdita-obiettivo)
- tradurre tutto in regole di selezione dei Richiedenti (chi merita di essere finanziato e chi no)
- valutare le singole richieste dei Richiedenti
- misurare il livello di rischio effettivo dell’insieme dei prestiti finanziati e
- definire le attività di recupero degli eventuali ritardi di pagamento.
In ogni momento il CRO ed il suo team confrontano la situazione effettiva del portafoglio dei prestiti con il Rischio Atteso e – se qualcosa sta andando diversamente dal previsto – intervengono con modifiche che a seconda dei casi possono essere più severe oppure più generose, per riportare rapidamente il giusto equilibrio.
La gestione del rischio è uno dei fattori determinanti per generare rendimenti eccezionali e migliori del mercato.
In Prestiamoci ci siamo dotati di strumenti evoluti e di professionalità eccellenti per gestire il rischio in modo ottimale, e continuiamo quotidianamente nella ricerca del miglioramento e del punto ottimale fra rischio e rendimento.
Sappiamo che non è possibile prevedere il futuro, ma noi cerchiamo di andarci sempre più vicino possibile!
Cos’è il Credit Bureau, e a che cosa serve?
Il nostro comportamento passato non è sempre un perfetto indicatore delle nostre azioni future, ma può comunque raccontare molto di noi.
Nella scelta se concedere o meno un prestito, poter capire come si è comportato il Richiedente in passato è un ottimo punto di partenza.
Per questa ragione circa trent’anni fa nacquero i Credit Bureau: dei grandi data-base che contengono le informazioni del comportamento creditizio – cioè relativo all’esito dei pagamenti – di tutti coloro che hanno chiesto denaro a prestito (un mutuo, una carta di credito, un prestito personale, un prestito connesso all’acquisto di un prodotto o servizio, uno scoperto di conto corrente bancario).
Prestiamoci – di fronte ad una richiesta di credito – consulta sempre i Credit Bureau disponibili.
In Italia ce ne sono diversi: tra i quali CRIF, Experian e CTC.
E’ un buon modo per capire più accuratamente se il Richiedente meriti o meno di essere finanziato; e così:
- buoni pagatori del passato hanno alte probabilità di ottenere ulteriori prestiti;
- cattivi pagatori possono vedersi rifiutare il prestito o, in alcuni casi, pagheranno un tasso di interesse più elevato che dovrà compensare il maggiore rischio.
Oltre a consultare sistematicamente i Credit Bureau in occasione delle richieste di credito, Prestiamoci – così come tutti gli altri operatori finanziari del credito – comunica ogni mese l’esito di ogni rata, restituendo informazioni continue e dettagliate che rimangono a disposizione di tutti gli operatori. Dunque i Credit Bureau presentano sempre una situazione recente: sono il “passaporto” che conserva e aggiorna continuamente le nostre credenziali creditizie.
Come Richiedenti e consumatori dobbiamo agire con attenzione e consapevolezza, perché non solo le rate impagate, ma anche le richieste e gli eventuali prestiti rifiutati rimangono tracciati presso i Credit Bureau e sono così conosciuti da tutti gli operatori. Ogni comportamento non virtuoso pregiudica la possibilità di accedere al credito in un momento successivo, e va accuratamente evitato, se ciò è possibile.
In particolare, è consigliabile:
- essere sempre puntuali con le rate dovute (anche un singolo ritardo viene registrato!)
- evitare di richiedere troppi prestiti in un breve lasso di tempo (un comportamento considerato negativamente e con sospetto dagli operatori del credito)
- evitare di richiedere un prestito se non si è ragionevolmente sicuri di ottenerlo, cioè se in passato abbiamo pagato malamente: il rifiuto di un operatore potrà condizionare negativamente tutti gli altri.
Ogni individuo ha sempre il diritto e la possibilità di conoscere la propria situazione di Credit Bureau rivolgendosi agli appositi Uffici di Relazioni con il Pubblico da essi istituiti – un’opzione poco conosciuta ai più, ma molto importante.
I sistemi di valutazione si basano solo su interrogazioni del Credit Bureau o ci sono anche altri sistemi?
La conoscenza del comportamento relativo ai pagamenti dei prestiti passati di un Richiedente è un elemento molto significativo per valutarne il merito creditizio e stabilire se concedere un prestito – e in quest’ultimo caso – anche per assegnare il giusto tasso di interesse.
Un comportamento ineccepibile in passato non garantisce però che questo rimanga tale in futuro. Le varie vicende della vita possono modificare, anche significativamente, l’equilibrio finanziario familiare, portando un debitore a comportamenti diversi – migliori o peggiori.
Per questa ragione, la valutazione del merito creditizio – cioè la decisione se concedere o rifiutare un prestito ad un Richiedente – necessita di molti altri elementi oltre all’analisi del comportamento passato rappresentata nei Credit Bureau.
E’ così infatti che ci comportiamo in Prestiamoci quando dobbiamo stabilire se un Richiedente presenta i requisiti che lo rendono meritevole di essere presentato ai nostri Prestatori.
In Prestiamoci, il sistema di valutazione dei Richiedenti è molto sofisticato e incorpora molti elementi.
Anzitutto si basa su una serie di regole statisticamente comprovate che attribuiscono a ogni Richiedente un profilo di rischio sulla base delle sue specifiche caratteristiche: la sua condizione socio-demografica, il suo comportamento passato e recente, il suo network sociale, il suo stato patrimoniale, la situazione degli altri impegni finanziari, la condizione reddituale e professionale, …
Secondariamente, ma non meno importante, i nostri Analisti Creditizi, professionisti di grande esperienza e capacità, fanno una valutazione complessiva e accurata della situazione del Richiedente.
Solo al termine di queste due fasi, e grazie al contributo di entrambe, arriviamo ad un giudizio di merito che stabilisce se il Richiedente ha il profilo di qualità adeguata per i Prestatori.
Il risk management rappresenta una funzione strategica per Prestiamoci in quanto consente di conoscere, controllare e mitigare efficacemente i rischi dei Richiedenti. Inoltre, permette a tutto il team di adoperarsi, ciascuno nel proprio ruolo, per l’affermazione di una “cultura” del rischio nella conduzione quotidiana della realtà aziendale.
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[Questo post è il primo di due che hanno l’obiettivo di far meglio conoscere e capire cosa sia il Risk Management in Prestiamoci.]