Italia Oggi – Il prestito? Lo chiedo al vicino

Il prestito? Lo chiedo al vicino Italia Oggi – pagina a cura di Mari Pada Tagli al credito dalle banche? Ci pensa il vicino a dare una mano, grazie al prestito peer to peer, ovvero un privato che presta a un altro attraverso piattaforme web. Il fenomeno, chiamato social lending, non è nuovo nel nostro paese. La (falsa) partenza avvenne nel 2007 quando esordirono i servizi di due società straniere Zopa e Boober, che in pochi mesi raccolsero centinaia di migliaia di euro. Ma furono costrette a chiudere, perché Bankitalia aveva bocciato parte del sistema che prevedeva lo stazionamento di somme sui conti delle società. Tuttavia, dopo alcuni anni di assenza, ecco ripartire altri due soggetti. Prestiamoci (di matrice tedesca) e Smartika (ex Zopa). Due piattaforme dove il richiedente può spuntare un prestito a tassi di interesse ridotti di un paio di punti percentuali rispetto agli istituti di credito, con rapidità nell’erogazione (anche 24 ore se non ci sono intoppi) e flessibilità nella restituzione. Con opportunità anche per i prestatori, normali privati, che possono offrire fino a 50 mila euro e guadagnare dall’1 al 3% di rendimento in più rispetto a un conto deposito o ai titoli di stato. Studio e ristrutturazioni, cosa può fare il richiedente. Il meccanismo è piuttosto semplice e simile tra le due piattaforme. Prima cosa bisogna essere persone fisiche (non società), sotto i 70 anni, avere un conto corrente, un documento di identità (ma il nome resterà anonimo) ed essere residenti in Italia (non cittadini italiani). Il reddito può derivare da lavoro dipendente (anche a tempo determinato o con contratto di formazione), da lavoro autonomo, atipico o da pensione da lavoro. E questo allarga la platea dei richiedenti rispetto a una banca o una finanziaria. Poi si fa tutto (o quasi) online. Si compila la richiesta, fornendo informazioni personali, reddituali e sullo scopo del prestito, che sarà poi visibile o meno ai prestatori. Si dà l’autorizzazione alla piattaforma di fare ulteriori verifiche e interrogare altre banche dati per conoscere la storia creditizia e in base a tutte queste informazioni si sa subito se è possibile avere il prestito e a che condizioni. Ovviamente vengono scremati i profili con precedenti gravi insolvenze e/o alti livelli di indebitamento. «L’importante è essere trasparenti» dichiara Mariano Carozzi, socio fondatore e amministratore delegato di Prestiamoci. Anche perché un sistema che si basa sulla fiducia e viene minato, finisce col crollare. Infatti le piattaforme stanno rigettando circa il 90% delle domande, «anche se più aumenta la base e più questa percentuale va abbassandosi» spiega Carozzi. Solo a settembre Smartika ha avuto richieste per 5 milioni di euro, ma ne ha erogati 300 mila (il più alto importo da marzo). Sembra facile, ma i cordoni della borsa restano stretti anche tra privati. Può rientrare, per esempio, chi è stato amministratore di una società poi fallita senza altre pendenze o chi ha fatto un incauto acquisto a rate, per cui viene aiutato a rientrare attraverso un prestito, ma chi ha subito molti protesti continuerà a non poter accedere a tali piattaforme. Cosa che invece è risolvibile, per esempio, attraverso l’utilizzo della cessione del quinto dello stipendio, che permette di ottenere un finanziamento con un tasso minore rispetto al prestito personale. Gli importi richiedibili sono limitati: da 1.500 euro a non più di 15 mila euro per Smartika e 25 mila con Prestiamoci. Se la proposta viene accettata e il richiedente la trova vantaggiosa, sottoscrive e spedisce il contratto inviato a casa e in alcuni giorni viene erogato il prestito sul conto corrente. Sarà il sistema a suddividere l’intero prestito in piccole quote suddivise tra i vari prestatori, che così abbassano il rischio insolvenza di un soggetto. La rata è mensile (fino a 4 anni), l’addebito è automatico e l’estinzione anticipata è senza penali. I progetti dei richiedenti su Prestiamoci sono palesi e spaziano dalla ristrutturazione di casa ai motivi di studio (costi di rette universitarie o materiale scolastico), all’acquisto di auto e furgoni, al finanziare un matrimonio per un erogato a persona medio nell’ordine di 4mila euro. «Stiamo addirittura pensando a prestiti verticali per chi sceglie il biologico di finanziare agricoltori e progetti biologici» dice Carozzi. Smartika, invece, non ne fa una questione di progetti. Sia che la proposta venga accettata sia che venga rigettata bisognerà attendere alcuni mesi prima di poterne riproporre un’altra, anche per evitare che si faccia «credit shopping», cioè richiedere più o meno contemporaneamente un finanziamento simile a diverse banche e finanziarie, il che abbassa lo scoring del soggetto diminuendo le possibilità di ottenere il finanziamento. Meglio di Bot e conti deposito. Un investimento sicuro oggi può portare ad avere il 4,5% di interesse lordo con i conti deposito, o il 5% con i buoni del tesoro a breve e medio. Il denaro investito nei prestiti tra privati costituisce una valida alternativa a tenere i soldi in banca. Chiunque può mettere a disposizione una somma da lui scelta, assegnandola a determinati progetti, come nel caso di Prestiamoci, oppure scegliere i richiedenti in base al rating assegnato dalla piattaforma e reinvestire automaticamente anche le rate ripagate. Se si scelgono richiedenti con basso rischio di restituzione, gli interessi saranno altrettanto bassi (sul 5%) mentre se il rischio aumenta potranno aumentare le richieste del prestatore. Con Smartika il prestatore può: offrire in prestito da 100 a 50 mila euro e l’importo offerto è frazionato su 50 diversi richiedenti, scegliere le tipologie basate sul merito creditizio, decidere il tasso a cui offrire e lo aggiusta in base all’andamento della domanda e dell’offerta sul marketplace; ha piena conoscenza sull’utilizzo del suo denaro e sull’andamento del proprio portafoglio prestiti; può cedere i suoi crediti ad altri Prestatori se ha urgenza di liquidità. Il principale rischio sono dunque i cattivi debitori e l’impossibilità di venire ripagati. Un pericolo piuttosto remoto se si pensa che le cifre versate vengono spacchettate automaticamente dal sistema e divise tra diversi debitori. E comunque dopo tre rate non pagate il fascicolo passa allo studio legale che dovrà recuperare il credito.

Cos'è il merito creditizio?

Per erogare Prestiti “su misura” Prestiamoci valuta il profilo di rischio del Richiedente prima di proporre il prestito.
In seguito alla valutazione viene assegnata una Classe di merito creditizio (da “A – Eccellente” a “G – Sufficiente”) ad ogni Richiedente.
La classe di appartenenza determina il tasso di interesse a cui può aspirare il Richiedente.

Le nostre classi di merito sono:​
A EccellenteTAN fisso al6.75%
B Molto AltoTAN fisso al7.75%
C AltoTAN fisso al8.45%
D BuonoTAN fisso al9.15%
E MedioTAN fisso al9.75%
F AdeguatoTAN fisso al10.45%
G SufficienteTAN fisso al11.55%

 

Come avviene la valutazione?

La valutazione e l’offerta conseguente vengono effettuate da Prestiamoci in tempo reale con il completamento online della domanda di finanziamento. Per svolgere questa analisi Prestiamoci utilizza algoritmi che elaborano le informazioni fornite del Richiedente e interrogano basi dati esterne.

Domande frequenti - FAQ

Prestiamoci si pone l’obiettivo di promuovere il più possibile lo scambio di denaro tra privati, senza l’intermediazione di banche o altri istituti di credito. Questa caratteristica consente a Prestiamoci di distribuire ai Prestatori ed ai Richiedenti il guadagno che spetterebbe alla Banca. In questo modo i Prestatori possono ottenere un guadagno maggiore con tassi di interesse più elevati, mentre i Richiedenti possono accedere ad un finanziamento con costi inferiori. I costi di gestione vengono ridotti al minimo grazie all’operatività online e alla disintermediazione della banca, che viene quindi ricondotta al ruolo originario di cassaforte.

PRESTIAMOCI SpA – con sede legale in Foro Buonaparte 12, 20121 Milano (MI) – è la società finanziaria regolamentata dall’articolo 106 del Testo Unico Bancario, titolare del sito internet www.prestiamoci.it. Prestiamoci si pone l’obiettivo di promuovere il prestito tra persone all’interno di una community in cui si incontrano soggetti che presentano progetti da finanziare (Richiedenti) e soggetti che intendono investire parte delle proprie disponibilità in progetti che condividono (Prestatori).

Prestiamoci è una società di diritto italiano regolamentata dalla normativa del Testo Unico Bancario (TUB), dalle disposizioni regolamentari della Banca d’Italia e dalle normative italiane e comunitarie in materia di antiriciclaggio.

Prestiamoci, per i servizi offerti, richiede una commissione d’iscrizione una tantum, diversa per Prestatore e per Richiedente. La commissione pagata dal Richiedente varia dallo 0,54% al 7,56% dell’importo finanziato. Al Prestatore invece, viene applicata una commissione annuale pari all’1% del capitale investito. Infine, Prestiamoci partecipa ai progetti con una quota percependone gli interessi.

Prestiamoci opera una selezione dei Richiedenti portando sul Marketplace solamente coloro che sono meritevoli di credito, assegnando nel modo più trasparente possibile, e sulla base delle informazioni a disposizione, il più corretto livello di rischio. In questo modo Prestatori possano operare investimenti informati e consapevoli. Nel caso di Richiedenti finanziati, Prestiamoci gestisce l’incasso delle rate e governa tutti i conti di regolamento fra Richiedenti finanziati e Prestatori. Si occupa inoltre della gestione delle attività di recupero crediti nel caso in cui un Richiedente finanziato si trovi in difficoltà. Prestiamoci mette a disposizione per tutti i Prestatori informazioni dettagliate sulla loro posizione di investimento, sul rendimento al lordo e al netto delle perdite su crediti. Prestiamoci infine partecipa al finanziamento di ogni progetto ammesso al Marketplace con una sua quota.

Banca Sella è la banca d’appoggio di Prestiamoci che quindi offre servizi per l’operatività bancaria, quali l’apertura del conto deposito ed i servizi di pagamento tramite addebito diretto SEPA.

Prestiamoci adotta tutte le normative previste in materia di privacy dal GDPR, General Data Protection Regulation – Regolamento UE 2016/679. Durante il processo di compilazione del form per diventare Prestatori o Richiedenti e utilizzare i servizi di Prestiamoci, vengono esplicitate quali sono le informazioni necessarie per il consenso al trattamento dei dati. Prestiamoci è inoltre tenuta a fornire una precisa nota informativa sul trattamento dei dati personali degli Interessati.

Per Prestiamoci la sicurezza è soprattutto sicurezza informatica. L’intera architettura hardware e software, presidiata da sistemi anti intrusione e oggetto di periodiche procedure per il backup e la manutenzione, si avvale di strumenti di monitoraggio continuo e di pronto intervento atti a garantire un’elevata continuità di servizio. Il sito è conforme agli standard più avanzati di sicurezza del codice e di crittografia: ogni connessione è instaurata tramite protocollo “https”. Tutte le informazioni che transitano in rete tra il computer dell’utente ed i server di Prestiamoci, in particolare l’email e la password, sono codificate tramite meccanismi atti a garantirne integrità e riservatezza.

Il Marketplace è il luogo virtuale in cui avviene l’incontro tra domanda e offerta di denaro, tra Prestatori che intendono prestare il proprio denaro e Richiedenti che, a seguito del processo di selezione concluso positivamente, hanno inserito una richiesta di prestito sulla piattaforma.
Il funzionamento del Marketplace è basato su due logiche di lavoro.

La prima è l’applicazione di un algoritmo che ha l’obiettivo di ottimizzare l’abbinamento tra domanda e offerta sulla base delle preferenze dettate dal Prestatore in fase di adesione – modalità c.d. Presta Automatico. La seconda consente al Prestatore, in qualsiasi momento, di intervenire sulle Richieste di Prestito presenti, in completa autonomia – modalità c.d. Presta Manuale.

Le due logiche sono complementari tra di loro e lavorano simultaneamente con l’obiettivo di minimizzare il tempo di non utilizzo degli importi messi a disposizione del Marketplace da parte dei Prestatori, massimizzando il più alto numero possibile di abbinamenti con altrettante Richieste di Prestito esistenti sul Marketplace stesso.

Una volta compilata la scheda anagrafica e aver confermato il riepilogo, per qualsiasi modifica scrivi a info@prestiamoci.it  inserendo quali dati vuoi correggere.

Clicca sul link AREA CLIENTI in alto sulla homepage e poi sulla voce “Hai dimenticato la password?”. Inserisci la tua mail: riceverai le istruzioni per il ripristino tramite cui accedere ad una pagina a te riservata, valida per 24 ore e utilizzabile una sola volta, dove potrai impostare in tutta sicurezza una nuova password.

La documentazione contrattuale è sempre disponibile alla voce “Contratto”, l’ultima voce del menù nella tua Area Personale. In quella pagina, è possibile scaricarla e visionarla.

Se sei un Richiedente, nella tua area personale potrai verificare la percentuale di copertura del tuo progetto o il piano di rimborso se sei stato già finanziato. Se invece sei un Prestatore, potrai trovare un riepilogo sempre aggiornato del tuo investimento, all’interno dell’area personale.

No, una volta diventato operativo non puoi cambiare profilo fino a quando il rapporto con Prestiamoci non sarà terminato. Se invece non sei ancora operativo e vuoi modificare il tuo profilo, scrivi a operation@prestiamoci.it per ricevere le indicazioni su come procedere.

Invia una e-mail con oggetto “Annullamento Iscrizione” all’indirizzo operation@prestiamoci.it.

Ricorda però che se sei un Richiedente con in corso un prestito o un Prestatore con in corso un investimento non potrai abbandonare la community di Prestiamoci fino alla scadenza dei pagamenti o dei rimborsi.