da Blogosfere – sezione Economia 2.0 articolo di Anita Richeldi A trent'anni i nostri genitori avevano un lavoro, una casa, dei figli e senza grandi sforzi riuscivano ad accantonare ogni mese una piccola cifra che sarebbe servita poi a finanziare l'acquisto della nuova automobile, le vacanze dei sogni, gli studi dei figli. Oggi il risparmio inteso come lo intendevano i nostri genitori è diventata un'impresa ardua, a dir poco impossibile e lo sarà sempre di più, prima di tutto perché la nostra economia è troppo debole per imprimere una svolta alla domanda di lavoro: a fronte di una crescita fra lo 0.5 e l'1% del Pil, le unità di lavoro nel 2011 registreranno ancora una flessione e il tasso di disoccupazione potrebbe salire ancora per qualche trimestre. Questi i dati che emergono dall'analisi contenuta nel Rapporto del Cnel sul “Mercato del lavoro 2010-2011”, secondo la quale sarebbe urgente spostare l'enfasi dalle politiche passive a sostegno del reddito dei lavoratori disoccupati verso misure che incentivino il rientro nel circuito produttivo dei lavoratori che hanno perso il posto. Ma la situazione dei mercati finanziari francamente sembra offrirci ben poche speranze sul futuro delle politiche incentivanti l'occupazione. E' tempo, quindi, di rimboccarsi le maniche e di disfarci dalla nomea di 'bamboccioni', e per dirla come Mariano Carozzi, amministratore delegato di Prestiamoci, che abbiamo intervistato qualche giorno fa qui su Economia e Finanza 2.0, più che preoccuparci, dobbiamo occuparci. Tuttavia, per quanto si sforzi per ottenere dei risultati, chi si trova a dover scalare la vetta da solo, spesso spreca energia – e denaro! – inutilmente. Lo sa bene Prestiamoci, la piattaforma di prestiti tra persone per il mercato italiano, che si pone come obiettivo quello di promuovere lo scambio di denaro tra privati, senza l'intermediazione di banche o altri istituti di credito, semplicemente utilizzando e sviluppando una community di Prestatori e Richiedenti uniti dalla conoscenza reciproca e dalla condivisione degli obiettivi. Ma vediamo nel dettaglio come funziona Prestiamoci, un progetto innovativo che, a nostro modesto parere, è la soluzione ideale, per famiglie e piccolissime imprese, per far fronte alla crisi. Prestiamoci mette in contatto le persone che hanno bisogno di un prestito con coloro che vogliono investire i propri risparmi: le transazioni vengono gestite tramite una applicazione web integrata con il sito, mentre il flusso di denaro tra Prestatori e Richiedenti (e viceversa) passa attraverso Banca Sella. Il sistema di credito di Prestiamoci si basa sull'allineamento degli interessi di chi presta e di chi riceve il prestito, un criterio che fa sì che il tasso di finanziamento da un lato e la remunerazione dall'altro si avvicinino. In concreto: La somma investita da parte del prestatore può andare da un minimo di 500 Euro ad un massimo di 25.000 Euro; la durata del finanziamento non può superare i 36 mesi. Il Prestatore si iscrive al portale versando una fee di 25 Euro una tantum, più una commissione di 0,8% su ogni rata incassata; mentre il Richiedente versa una quota fissa d'iscrizione di 50,00 Euro una tantum, più una commissione pari all'1,2% sull'importo che riceve. Qualunque somma investita viene divisa in quote di uguale importo che vengono ripartite su altrettanti progetti/investimenti. Ma quali sono i vantaggi per il Prestatore? Chi presta denaro suddivide il proprio investimento su progetti diversi, differenziando e quindi riducendo il rischio; inoltre, investe il proprio denaro in progetti di cui condivide lo spirito e gli obiettivi e lo fa in modo consapevole, perché può, prima di decidere a quale progetto aderire, valutare diverse richieste e a seguire allocarvi delle quote liberamente (per il 40%, mentre per il restante 60% l'allocazione avviene tramite l'ottimizzatore automatico). E quali i vantaggi per il Richiedente? Chi necessita di denaro ottiene un finanziamento senza trovarsi a dipendere da un'unica fonte e ha la possibilità di ricevere consigli e supporto tecnico da chi finanzia il suo progetto. Prestatore e richiedente ottengono vantaggio reciproco grazie al finanziamento ad un tasso d'equilibrio del 7%, dove gli interessi di entrambi convergono. Possono partecipare a Prestiamoci i maggiorenni che siano titolari di un conto corrente bancario o postale e residenti in Italia, con l'eccezione degli agenti finanziari, mediatori creditizi o qualsiasi operatore che nell'ambito della sua attività professionale presta denaro a terzi, iscritti ai pubblici elenchi della Banca d'Italia. Il costo di partecipazione è: per il Prestatore una fee fissa d'iscrizione di 25,00 Euro una tantum più una commissione dello 0,8% sul valore di ogni singola rata incassata; per il Richiedente una fee fissa d'iscrizione di 50,00 Euro una tantum più una commissione dell'1,2% sul valore di ogni singola rata di rimborso del prestito. Al momento è attiva una promozione per cui per i Prestatori l'iscrizione è gratuita e per i Richiedenti è di 25 euro! Se anche voi volete diventare Prestatore o Richiedente andate qui