Crisi economica: l'aumento dei tassi secondo Mariano Carozzi AD di Prestiamoci.it da Blogosfere, sezione Economia e Finanza 2.0 di Anita Richeldi Abbiamo incontrato Mariano Carozzi, amministratore delegato di Prestiamoci.it, la piattaforma di prestiti tra persone per il mercato italiano, lo scorso 15 luglio, quando i mercati cominciavano a oscillare. Oggi abbiamo alle spalle un agosto nero, con gli Stati Uniti che hanno rischiato il default, con le Borse al collasso e con i governi alle prese con manovre per riaggiustare i bilanci. Abbiamo deciso di chiedere di nuovo il parere di Mariano Carozzi che ha incontrato il favore di voi utenti di Economia e Finanza 2.0. Di seguito la nostra intervista: Sicuramente avrai seguito la situazione dei mercati finanziari in agosto. Quale idea ti sei fatto? “Sicuramente l'ho seguita per lavoro ma anche in qualità di cittadino e consumatore. Lo scorso mese abbiamo visto capitare cose che sono significativamente particolari, come ad esempio il downgrading degli Stati Uniti, una situazione fino a poco tempo fa inimmaginabile. Non dimentichiamo poi le preoccupazioni sulle forniture di gas da parte della Libia all'Italia che fa temere un periodo di austerità, come un tempo quando le case erano più fredde e c'erano meno auto sulle strade. Dal mio punto di vista, il fatto più rilevante sarà il probabile aumento dei tassi di interesse.” A livello operativo, come va giudicata la questione dell'aumento dei tassi? “Nello scenario di crisi economica che si sta confermando, ci sono sia delle tensioni finanziarie all'aumento dei tassi che delle corrette rappresentazioni economiche di maggior rischio che non possono che far alzare i tassi. E' vero che agosto è sempre stato un mese particolare, perché non si fanno tante transazioni, le vacanze sono già state pagate e non si stanno ancora comprando il libri scolastici per i figli; a settembre, invece in teoria riprendono i consumi e in questa fase è un po' tutto da scoprire…” Anche Prestiamoci ha modificato il tasso di equilibrio, ci parli di questa operazione? “Noi ci muoviamo sempre con piccoli passi. In questo contesto, abbiamo pensato che i prestatori meritassero un rendimento più alto, decisamente un rendimento importante, grazie al tasso di equilibrio di 7.5 %. E' ovvio che se c'è qualcuno che guadagna di più, c'è qualcuno che paga di più, ovviamente i richiedenti, però ci siamo anche domandati se il tasso di equilibrio del 7.5 % ci permettesse fosse un tasso ancora conveniente per i richiedenti. La risposta è affermativa e lo dico sulla base di alcune considerazioni. Innanzi tutto, le persone con cui ne parliamo ci dicono che “non è tanto una questione di prezzo” ma “se non me lo fate fare voi il finanziamento, non me lo fa nessuno”. Mi spiego: parliamo dei finanziamenti per la formazione o salute che sono il nostro punto di forza, o dei finanziamenti per quelle persone che devono ripagare alcuni tipi di debiti. Nel caso del consolidamento debiti, noi prevediamo finanziamenti per chi ha delle carte revolving dove pagano tassi veramente molto alti, e hanno così una convenienza significativa. In generale comunque, l'aumento del tasso non è un problema perché abbiamo visto che anche i tassi del credito al consumo stanno salendo. E' vero poi che sul mercato c'è di nuovo un'attenzione a dei prodotti un po' “civetta”, ovvero prodotti che nominalmente pubblicizzano dei tassi molto bassi ma alla fine il costo totale è complesso e il TAEG sale considerevolmente per delle spese che non sono state da subito esplicitate, quando addirittura non cambia il prezzo del bene. Prestiamoci invece ha scelto di fare della trasparenza una bandiera, abbiamo preferito dire chiaramente che aumentiamo i tassi perché i tassi in generale stanno salendo, e in un modo e nell'altro te li dovremmo fare pagare. Preferiamo, in caso, applicare sconti quando ne abbiamo la possibilità.”