Investire oggi: le donne e la gestione del risparmio nel 2019

Tabella dei Contenuti

Scopriamo come è cambiato e sta evolvendo il rapporto fra le donne e la gestione del risparmio secondo questa interessante e recente ricerca.

Da una ricerca intitolata Le donne e la gestione del risparmio, ideata dal Museo del Risparmio, si evidenzia uno spaccato sorprendente di come le donne si rapportino con il denaro e di quale valore diano alla loro indipendenza economica.  
Secondo questa ricerca, Oltre il 50% delle donne dichiara di non avere conoscenze in campo finanziario, anche se il 40% di loro si definisce amministratrice delle entrate familiari, intendendo, in realtà, la gestione delle sole spese quotidiane. Il 21% delle intervistate non ha un conto corrente personale e se si analizzano i dati si evince che, pur risparmiando in percentuale simile agli uomini, solo il 46% delle risparmiatrici afferma di investire i propri risparmi, contro il 66% degli uomini. 

Risparmio e investimenti: le donne più prudenti, ma non per scelta

In aggiunta, la maggior parte dei loro investimenti è indirizzata verso attività poco rischiose e quindi poco remunerative. Il quadro diventa ancor più preoccupante se si tiene conto dei livelli retributivi (il 50% dichiara di avere un reddito inferiore al partner), della loro maggiore longevità che, associata alla minore redditività dei loro risparmi, le espone al rischio di povertà in età matura. Insomma, spesso si considerano investimenti sicuri esclusivamente quelli poco remunerativi, soprattutto da parte di chi ha poche competenze in materia. 
Vediamo insieme alcuni dati di questa ricerca, disponibile grazie al sito Rai Educational a questa pagina.

Fonte immagine: Le donne e la gestione del risparmio, educational.rai.it/materiali/pdf_articoli/38710.pdf
Fonte immagine: Le donne e la gestione del risparmio, educational.rai.it/materiali/pdf_articoli/38710.pdf

Sempre più donne si chiedono su cosa investire

Tuttavia, se questo è il quadro complessivo della popolazione femminile, si riscontrano eccezioni importanti e segnali emergenti positivi.  Le età, o meglio le tappe biografiche, scandiscono non solo la familiarità con i temi economici e il senso attribuito al denaro, ma anche la capacità di rendere effettivi i propri progetti, stabilendo nuove priorità di vita e affinando le competenze. 
In particolare i segnali più incoraggianti provengono dal target di 25-44enni che costituiscono un segmento molto più evoluto, per emancipazione economico-lavorativa e allineamento alle conoscenze e ai comportamenti degli uomini.  Inoltre, rispetto al resto del campione femminile, le laureate hanno maggiore: 

  • confidenza con i temi economici (conoscenza e aggiornamento);
  • capacità di intervenire nelle scelte familiari circa la gestione economica;
  • propensione al risparmio e all’investimento;
  • attitudine al consumo di qualità.

Le appartenenti a questo segmento sono infine le più interessate alla formazione in ambito economico (superando anche gli uomini sul totale).

Il concetto di risparmio e investimento

Le donne fino ad oggi hanno dovuto combattere una battaglia dopo l’altra prima per affermare il loro diritto al lavoro, poi per riuscire a conciliarlo con la gestione familiare comunque a loro carico, malgrado i tentativi di emancipazione. Poi è arrivato il tema, ancora attuale, di cercare di ottenere un adeguamento agli stipendi degli uomini e al riconoscimento di posizioni di potere, entrambi ancora molto lontani dalla parità. Solo oggi alcune di loro si concedono il lusso di cominciare a guardare al risparmio con occhio critico e di valutare le opzioni presenti sul mercato.

Investire oggi: un mercato ancora “maschile”, ma le donne recuperano terreno

Gli uomini dichiarano di risparmiare in misura leggermente superiore alle donne, ma sono soprattutto quelli che maggiormente investono il denaro risparmiato. 
Tra le donne quelle che risparmiano di più sono le giovani 25-34enni e le donne che vivono ancora con i genitori. 
Tuttavia, i segmenti che più risparmiano sono anche quelli che meno investono i risparmi. Vista la distribuzione demografica, è lecito pensare che le nuove risparmiatrici preferiscano costruirsi una piccola base di risparmi prima di avviare gli investimenti. 
Tra le donne che investono si trovano infatti maggiormente le mature (45-54enni) e le donne che vivono con partner e figli. 

Gestione del risparmio: come investono le donne?

Tra coloro che investono i propri risparmi le donne prediligono in maniera significativa l’acquisto di polizze assicurative (confermando un’attenzione alla gestione dell’imprevisto maggiore degli uomini). 
Il divario maggiore tra uomini e donne emerge in maniera significativa nella scelta (o non scelta) dei prodotti finanziari rischiosi per antonomasia come le azioni. 
L’atteggiamento femminile è sempre più prudenziale di quello dell’uomo, per questo il Social lending può essere un’ottima alternativa al mercato azionario puro e duro. 
Innanzitutto, per i tagli minimi d’investimento, ma anche per il concetto di diversificazione che permette di abbassarne il rischio.  

Cos'è il merito creditizio?

Per erogare Prestiti “su misura” Prestiamoci valuta il profilo di rischio del Richiedente prima di proporre il prestito.
In seguito alla valutazione viene assegnata una Classe di merito creditizio ad ogni Richiedente.
La classe di appartenenza determina il tasso di interesse (TAN) a cui può aspirare il Richiedente.

Come avviene la valutazione?

La valutazione e l’offerta conseguente vengono effettuate da Prestiamoci in tempo reale con il completamento online della domanda di finanziamento. Per svolgere questa analisi Prestiamoci utilizza algoritmi che elaborano le informazioni fornite del Richiedente e interrogano basi dati esterne.

Domande frequenti - FAQ

Prestiamoci si pone l’obiettivo di promuovere il più possibile lo scambio di denaro tra privati, senza l’intermediazione di banche o altri istituti di credito. Questa caratteristica consente a Prestiamoci di distribuire ai Prestatori ed ai Richiedenti il guadagno che spetterebbe alla Banca. In questo modo i Prestatori possono ottenere un guadagno maggiore con tassi di interesse più elevati, mentre i Richiedenti possono accedere ad un finanziamento con costi inferiori. I costi di gestione vengono ridotti al minimo grazie all’operatività online e alla disintermediazione della banca, che viene quindi ricondotta al ruolo originario di cassaforte.

PRESTIAMOCI SpA – con sede legale in Foro Buonaparte 12, 20121 Milano (MI) – è la società finanziaria regolamentata dall’articolo 106 del Testo Unico Bancario, titolare del sito internet www.prestiamoci.it. Prestiamoci si pone l’obiettivo di promuovere il prestito tra persone all’interno di una community in cui si incontrano soggetti che presentano progetti da finanziare (Richiedenti) e soggetti che intendono investire parte delle proprie disponibilità in progetti che condividono (Prestatori).

Prestiamoci è una società di diritto italiano regolamentata dalla normativa del Testo Unico Bancario (TUB), dalle disposizioni regolamentari della Banca d’Italia e dalle normative italiane e comunitarie in materia di antiriciclaggio.

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Prestiamoci opera una selezione dei Richiedenti portando sul Marketplace solamente coloro che sono meritevoli di credito, assegnando nel modo più trasparente possibile, e sulla base delle informazioni a disposizione, il più corretto livello di rischio. In questo modo Prestatori possano operare investimenti informati e consapevoli. Nel caso di Richiedenti finanziati, Prestiamoci gestisce l’incasso delle rate e governa tutti i conti di regolamento fra Richiedenti finanziati e Prestatori. Si occupa inoltre della gestione delle attività di recupero crediti nel caso in cui un Richiedente finanziato si trovi in difficoltà. Prestiamoci mette a disposizione per tutti i Prestatori informazioni dettagliate sulla loro posizione di investimento, sul rendimento al lordo e al netto delle perdite su crediti. Prestiamoci infine partecipa al finanziamento di ogni progetto ammesso al Marketplace con una sua quota.

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Il Marketplace è il luogo virtuale in cui avviene l’incontro tra domanda e offerta di denaro, tra Prestatori che intendono prestare il proprio denaro e Richiedenti che, a seguito del processo di selezione concluso positivamente, hanno inserito una richiesta di prestito sulla piattaforma.
Il funzionamento del Marketplace è basato su due logiche di lavoro.

La prima è l’applicazione di un algoritmo che ha l’obiettivo di ottimizzare l’abbinamento tra domanda e offerta sulla base delle preferenze dettate dal Prestatore in fase di adesione – modalità c.d. Presta Automatico. La seconda consente al Prestatore, in qualsiasi momento, di intervenire sulle Richieste di Prestito presenti, in completa autonomia – modalità c.d. Presta Manuale.

Le due logiche sono complementari tra di loro e lavorano simultaneamente con l’obiettivo di minimizzare il tempo di non utilizzo degli importi messi a disposizione del Marketplace da parte dei Prestatori, massimizzando il più alto numero possibile di abbinamenti con altrettante Richieste di Prestito esistenti sul Marketplace stesso.

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