“Il Mercato Immobiliare è sicuro, non crollerà mai!”. Tutti sicuri, certi che non sarebbe mai successa una cosa del genere, invece, nel 2008 la percezione della sicurezza del Mercato Immobiliare cambiò, e cambiò davvero per tutti! Oggi vi parliamo, in modo assolutamente conciso, della crisi del 2008 spiegata e il perchè investire sul Mercato Immobiliare non significhi investire a rischio 0.
La crisi dei mutui subprime
Il fattore scatenante della Crisi del 2008 è stato il sistema dei mutui, in particolare i mutui di bassa qualità – definiti mutui subprime – ovvero mutui che venivano “regalati” a chiunque li richiedesse, senza coperture e garanzie che potessero controbilanciare il mutuo stesso.
Questa incredibile differenza tra il valore degli immobili e le disponibilità economiche di queste famiglie, portarono ad una serie numerosissima di inadempienze che, a loro volta, portarono all’esplosione della bolla immobiliare, causata dalle banche stesse.
Un altro fattore che intervenne nel generare la crisi fu il fattore “tassi d’interesse”. Questi mutui partivano da tassi molto bassi ma con crescite esponenziali dopo i primi anni, informazione spesso poco analizzata e spiegata ai contraenti del mutuo. Infatti, molti di essi non si erano minimamente resi conto della situazione, potenzialmente insostenibile, in cui si sarebbero trovati di lì a qualche tempo.
Il crollo del mercato
Il tutto possiamo dire che iniziò nel 2006, proprio quando i tassi dei mutui subprime iniziarono a crescere e molte famiglie furono sfrattate perché inadempienti. Alcune di esse anche con 4 mutui a famiglia e multiproprietà nel portafoglio, ovviamente tutte sotto singoli mutui subprime.
Naturalmente, le banche non potendo recuperare queste enormi somme di capitale, si ritrovarono in situazioni di forte crisi. Il caso sicuramente più eclatante è il fallimento di Lehman Brothers nel 2008, un delle banche d’affari più grandi al mondo.
Meglio investire nei prestiti tra persone?
Provando a comparare il Mercato Immobiliare con il Social Lending, quale dei due sarebbe il più conveniente?
Innanzitutto, parliamo di due investimenti diversi, soprattutto riguardo la somma da impiegare. Proprio per questo motivi, le compravendite immobiliari sono caratterizzate dalla presenza di un intermediario chiamato, per l’appunto, agente immobiliare.
Nelle piattaforme di Social Lending, come Prestiamoci, le cifre investite sono meno elevate rispetto al mercato immobiliare e non vi è la presenza del classico intermediario, ovvero le banche. Per questo motivo l’efficienza del sistema ed il risparmio dei costi si trasforma in RENDIMENTI più elevati per il Prestatore.