Matrimonio a budget ridotto: 10 consigli

Tabella dei Contenuti

wedding-437969Il costo dei fiori d’arancio

Nell’organizzazione del giorno più bello purtroppo il budget è una componente che spesso interviene in maniera prepotente sulle scelte degli sposi, specie quando la coppia è molto giovane.

Federconsumatori ha condotto recentemente un’indagine che stima come tra partecipazioni, foto, abiti, cerimonia, viaggio e la presenza di almeno 100 invitati si possa arrivare a cifre tra i trentamila e i cinquantamila euro.

Ma quali sono le spese che più vanno a gravare sul portafogli degli sposi e come farvi fronte in modo originale, simpatico ed efficace? Perché matrimonio a budget ridotto non vuol dire per forza matrimonio meno bello o meno romantico!

1. Le partecipazioni, in particolare biglietti elaborati e inviti sfarzosi possono far lievitare la voce costi, perché allora non puntare sulla tecnologia? Anche attraverso contenuti e messaggi multimediali si può ottenere un risultato soddisfacente e oltretutto molto più personale.

2. Bomboniere: anche questa voce solitamente è una delle più onerose tra i vezzi degli sposi. Bomboniere elaborate, magari prodotte anche da marchi o catene importanti, possono arrivare a costare molto più del previsto. Perché allora non creare qualcosa “home made” oppure rivolgersi a qualche organizzazione no profit o a enti benefici che dietro compensi irrisori potranno creare qualcosa di bello per gli occhi e anche per il cuore?

3. Foto e riprese. Il fotografo – e relativo servizio – è una voce davvero onerosa all’interno del bilancio finale. Si può quindi puntare su un servizio “ridotto” per chi non voglia rinunciare ad un professionista oppure affidare l’impresa a qualche amico appassionato di tecnologia.

4. L’abito, croce e delizia delle spose, tendenzialmente ha un costo molto elevato. Essendo una decisione personalissima e molto delicata è difficile pensare a dei tagli spese proprio sull’abito ma magari si può puntare su un outlet o evitare i marchi d’alta moda. Un’alternativa che ultimamente sta prendendo sempre più piede è quella del vintage al quale vengono poi applicati vari adattamenti.

5. Addobbi: le cerimonie a tema possono essere organizzate anche senza ingaggiare uno scenografo professionista. Con fantasia e un po’ di originalità si possono andare a trovare soluzioni ottimali sia per la chiesa che per l’arredo della sala da cerimonia. In molti casi è anche prevista la possibilità di utilizzare piante fiorite a “noleggio” per decorare location e chiesa.

6. Ricevimento: ed ecco il costo più temibile. Tra location, rinfresco, pranzo o cena e intrattenimento la cifra può risultare davvero proibitiva. Oltre al selezionare con cura gli invitati, sicuramente la scelta di alternative più economiche rispetto a un castello o a una villa consentirà di ammortizzare un po’ i costi. Soluzioni particolari, insolite ma pur sempre sfiziose e accattivanti, posso essere il puntare su un ricevimento a buffet, magari a tema “km zero” o “bio”, lo stesso vale per un happy hour vivace e frizzante o per un brunch sfizioso che si concluda con un bel dolce goloso.

Le ultime tendenze in fatto di matrimoni?

7. Il “2×1” ovvero condividere il proprio matrimonio con un’altra coppia di amici o parenti in modo da ammortizzare e dividere le spese per addobbi, pranzo, musica e partecipazioni. Pare il risparmio possa arrivare fino ad un 40%

8. Coupon, ovvero l’utilizzo di buoni sconto ed altre convenzioni che ultimamente stanno spopolando in varie piattaforme. Dal wedding planner, al noleggio auto, alla torta questo genere di pacchetti offerta è variegato ed estremamente versatile.

9. Impatto zero. Ovvero dal mezzo scelto, alla location, ai prodotti, alle partecipazioni, un matrimonio sostenibile che valorizza i pregi e i valori del territorio in cui si svolge.

10. L’ultimo consiglio che vi diamo è la nostra consulenza. Prestiamoci vuole supportare i vostri progetti pertanto offre delle soluzioni ideali per permettervi di coronare il vostro sogno in tutta serenità.

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Cos'è il merito creditizio?

Per erogare Prestiti “su misura” Prestiamoci valuta il profilo di rischio del Richiedente prima di proporre il prestito.
In seguito alla valutazione viene assegnata una Classe di merito creditizio ad ogni Richiedente.
La classe di appartenenza determina il tasso di interesse (TAN) a cui può aspirare il Richiedente.

Come avviene la valutazione?

La valutazione e l’offerta conseguente vengono effettuate da Prestiamoci in tempo reale con il completamento online della domanda di finanziamento. Per svolgere questa analisi Prestiamoci utilizza algoritmi che elaborano le informazioni fornite del Richiedente e interrogano basi dati esterne.

Domande frequenti - FAQ

Prestiamoci si pone l’obiettivo di promuovere il più possibile lo scambio di denaro tra privati, senza l’intermediazione di banche o altri istituti di credito. Questa caratteristica consente a Prestiamoci di distribuire ai Prestatori ed ai Richiedenti il guadagno che spetterebbe alla Banca. In questo modo i Prestatori possono ottenere un guadagno maggiore con tassi di interesse più elevati, mentre i Richiedenti possono accedere ad un finanziamento con costi inferiori. I costi di gestione vengono ridotti al minimo grazie all’operatività online e alla disintermediazione della banca, che viene quindi ricondotta al ruolo originario di cassaforte.

PRESTIAMOCI SpA – con sede legale in Foro Buonaparte 12, 20121 Milano (MI) – è la società finanziaria regolamentata dall’articolo 106 del Testo Unico Bancario, titolare del sito internet www.prestiamoci.it. Prestiamoci si pone l’obiettivo di promuovere il prestito tra persone all’interno di una community in cui si incontrano soggetti che presentano progetti da finanziare (Richiedenti) e soggetti che intendono investire parte delle proprie disponibilità in progetti che condividono (Prestatori).

Prestiamoci è una società di diritto italiano regolamentata dalla normativa del Testo Unico Bancario (TUB), dalle disposizioni regolamentari della Banca d’Italia e dalle normative italiane e comunitarie in materia di antiriciclaggio.

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Prestiamoci opera una selezione dei Richiedenti portando sul Marketplace solamente coloro che sono meritevoli di credito, assegnando nel modo più trasparente possibile, e sulla base delle informazioni a disposizione, il più corretto livello di rischio. In questo modo Prestatori possano operare investimenti informati e consapevoli. Nel caso di Richiedenti finanziati, Prestiamoci gestisce l’incasso delle rate e governa tutti i conti di regolamento fra Richiedenti finanziati e Prestatori. Si occupa inoltre della gestione delle attività di recupero crediti nel caso in cui un Richiedente finanziato si trovi in difficoltà. Prestiamoci mette a disposizione per tutti i Prestatori informazioni dettagliate sulla loro posizione di investimento, sul rendimento al lordo e al netto delle perdite su crediti. Prestiamoci infine partecipa al finanziamento di ogni progetto ammesso al Marketplace con una sua quota.

Banca Sella è la banca d’appoggio di Prestiamoci che quindi offre servizi per l’operatività bancaria, quali l’apertura del conto deposito ed i servizi di pagamento tramite addebito diretto SEPA.

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Il funzionamento del Marketplace è basato su due logiche di lavoro.

La prima è l’applicazione di un algoritmo che ha l’obiettivo di ottimizzare l’abbinamento tra domanda e offerta sulla base delle preferenze dettate dal Prestatore in fase di adesione – modalità c.d. Presta Automatico. La seconda consente al Prestatore, in qualsiasi momento, di intervenire sulle Richieste di Prestito presenti, in completa autonomia – modalità c.d. Presta Manuale.

Le due logiche sono complementari tra di loro e lavorano simultaneamente con l’obiettivo di minimizzare il tempo di non utilizzo degli importi messi a disposizione del Marketplace da parte dei Prestatori, massimizzando il più alto numero possibile di abbinamenti con altrettante Richieste di Prestito esistenti sul Marketplace stesso.

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