Il PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) è il documento che lo stato italiano ha ideato per esporre alla commissione europea come il nostro paese intenda investire i fondi relativi al programma Next Generation Eu.
Questo documento, recentemente approvato dalla commissione europea, riporta le 6 missioni che lo stato italiano intende realizzare attraverso l’uso dei fondi comunitari. All’interno del documento è riportato, inoltre, come si pianifichi di investire tali risorse, riportando anche un calendario di riforme atte a far sì che tale piano possa essere attuato.
Le 6 missioni del PNRR
Le 6 missioni del Piano raggruppano a loro volta i vari progetti, pensati al fine di utilizzare al meglio i 191,5 miliardi di euro garantiti dai fondi comunitari.
Missione 1: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e turismo, ai quali verranno destinati circa 40 miliardi di euro.
Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica, argomenti sempre più sentiti, a cui verranno destinati circa 59 miliardi di euro.
Missione 3: Infrastrutture per una mobilità sostenibile. Al cui obiettivo, il piano destinerà circa 25 miliardi di euro.
Missione 4: Innovazione e ricerca. In questo ambito verranno investiti circa 31 miliardi di euro per il potenziamento dei sistemi scolastico e universitario.
Missione 5: Inclusione e Coesione, che vedranno impegnati circa 19 miliardi.
Missione 6: Salute. Per la questione sanitaria, argomento molto delicato in questi ultimi anni, il piano destinerà circa 15 miliardi di euro.
Inoltre, il PNRR riporta 4 distinte tipologie di riforme:
- orizzontali o di contesto: le quali puntano all’interesse generale;
- abilitanti: ovvero riforme mirate a far sì che si possa attuare il piano;
- settoriali: riforme atte a intervenire su specifici settori o contesti;
- concorrenti: queste riforme possono riguardare anche ambiti non strettamente collegati al piano, ma che in ogni caso puntano alla modernizzazione del paese.
Il Social Lending come aiuto per l’economia del paese
In questo momento di grande cambiamento strutturale e sociale ogni aiuto è apprezzato e utile al fine di spingere l’economia interna e la modernizzazione del paese.
In questo ambito troviamo anche il Social Lending, in cui Prestiamoci rappresenta la piattaforma n°1 in Italia. Il Social Lending, ovverosia l’insieme delle piattaforme di prestito tra privati, ha un’importante funzione sociale, permettendo una maggiore e più facile circolazione di denaro all’interno della società. L’importanza di poter aprire nuove linee di credito che in precedenza semplicemente non sarebbero state disponibili, anche a prescindere dai meriti dei singoli richiedenti, non è assolutamente un vantaggio da sottovalutare per l’economia sociale del paese.
Oltretutto, a differenza dei prestiti bancari il P2P Lending, sinonimo di Social Lending, permette una disintermediazione del mercato dei prestiti, non essendoci più la figura dell’intermediario bancario. Questa caratteristica permette maggiori guadagni per i Prestatori e minori costi per i Richiedenti.
Per scoprire di più sul Social Lending, potete visitare il nostro sito sul quale potrete trovare tutte le informazioni necessarie per comprendere questa nuova e vantaggiosa modalità di richiesta di credito.