Il Sole 24 Ore – Ok da Bankitalia, torna il social lending: per gli investitori tassi più bassi di due punti.

Ok da Bankitalia, torna il social lending: per gli investitori tassi più bassi di due punti. Ecco come funziona Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore, sezione Finanza e Mercati, di Vito Lops La crisi? Banche che stringono i cordoni del credito e che, comunque, sono costrette ad alzare i tassi sui prestiti (complice lo spread BTp-Bund). Una possibile soluzione per chi ha bisogno di un prestito? Il social lending. Di che si tratta? Privati che prestano soldi a privati attraverso piattaforme vigilate da Banca d'Italia. I vantaggi? L'accesso al credito è più veloce e possibile anche per chi ha un lavoro precario. Inoltre, i tassi di interesse da pagare sono mediamente inferiori di circa due punti percentuali rispetto a quelli praticati da società finanziarie o istituti di credito per i prestiti di liquidità. Lo svantaggio? C'è il rischio che il capitale non venga interamente restituito (anche se le insolvenze, secondo gli operatori del settore sono nell'orbita del 2-3%), in linea con il tasso di sofferenze accusato dalle banche. Falsa partenza Il social lending in Italia ha avuto una falsa partenza nel 2007. In quel momento c'erano due operatori principali sul mercato, Boober e Zopa. Entrambi (per motivi differenti) si sono poi visti revocare l'autorizzazione da Banca d'Italia. La novità Zopa Italia, nato da un franchising di Zopa Uk, è però tornato su questo mercato la scorsa primavera con un nome nuovo (Smartika) e una nuova autorizzazione di Banca d'Italia. La società, svincolata dal franchising inglese, ha ovviato ai vizi procedurali che avevano determinato il primo stop (il denaro dei prestatori che non era stato ancora erogato, veniva depositato su un conto intestato a Zopa) assumendo la nuova conformazione di un istituto di pagamento. Zopa si unisce così a Prestiamoci, operatore di social lending che ha esordito in Italia a inizio 2010. I numeri Le cifre indicano che il social lending piace agli italiani. Dal 2010 Prestiamoci ha erogato 1,15 milioni di euro per un totale di 238 prestiti. Smartika dal 23 marzo (quando è difatti ripartita) ha erogato finanziamenti superiori a 828mila euro per un totale di 131 prestiti. Come si accede al finanziamento In teoria i tempi per ottenere un prestito possono essere velocissimi. Nella migliore delle ipotesi la pratica può essere espletata anche in 24 ore. Dopo la richiesta viene effettuata una valutazione sulla solvibilità. Se il richiedente supera questa prova viene assegnato a una delle classi di rischio e può ricevere il prestito (fino a 15mila euro con Smartika, fino a 25mila euro con Prestiamoci). Dalle classi di rischio (calcolate dagli operatori incrociando i dati del richiedente con le banche dati dei sistemi creditizi) si ricava il tasso di interesse che dovrà pagare il debitore. In media, sinora chi ha chiesto un prestito con Smartika (che cataloga i richiedenti su quattro livelli di solvibilità, i cosidetti rating) ha pagato un Taeg dell'8,65% (con punte minime del 5,1% e massime del 13,5%). Il tasso medio pagato sulla piattaforma Prestiamoci (che divide i prestatori in tre classi di rischio con tassi al 7,5%-10%-12,5%) è del 9,24% (con punte minime del 7,13% e massime del 17,85%). Da dove arrivano i capitali prestati I capitali prestati arrivano da altri cittadini privati che, invece, utilizzano il social lending come forma alternativa per investire la liquidità nel breve-medio periodo (i prestiti vanno fino a 48 mesi). Alla ricerca di tassi di remunerazione più competitivi. Se si condidera che oggi un conto di deposito con vincolo a due anni non va oltre il 5% lordo (4% netto) e che i BTp a 4 anni offrono un rendimento netto stimato del 4,2%, prestare soldi a privati a tassi superiori (praticamente mediamente doppi) può rappresentare un'alternativa allettante. Alternativa che va però ponderata con la maggiore rischiosità dell'operazione. Ed è per questo che quando si diventa prestatori si può anche scegliere la classe di merito del debitore (dalla più alta alla più bassa in funzione del rischio). Inoltre, per diminuire il rischio dell'operazione, la somma prestata viene spacchettata fra più debitori (50 nel caso di Smartika, 30 nel caso di Prestiamoci). I costi dell'operazione Sia che si scelga di stare dalla parte dei debitori che dei prestatori sono previste commissioni. Prestiamoci applica ai richiedenti una commissione dell'1,2% sull'importo richiesto mentre per i prestatori la commissione è pari allo 0,8% sul transato (la liquidità mensilmente rimborsata). Smartika trattiene l'1% ai prestatori e ai richiedenti un tasso variabile che va dallo 0,5 al 2,5% a seconda della classe di merito creditizio. All'estero Il social landing ha preso piede anche all'estero. Negli Stati Uniti, per fare un nome su tutti oltre alla britannica Zopa, l'americana Lending Club punta al traguardo di 1 miliardo (dal 2007 ha erogato circa 700 milioni di euro). In Italia, i numeri sono promettenti. Il fenomeno trova, tra l'altro, un'eccezionale spinta dall'attuale stretta creditizia che pone le banche a corto di liquidità da rigirare ai privati.

Cos'è il merito creditizio?

Per erogare Prestiti “su misura” Prestiamoci valuta il profilo di rischio del Richiedente prima di proporre il prestito.
In seguito alla valutazione viene assegnata una Classe di merito creditizio (da “A – Eccellente” a “G – Sufficiente”) ad ogni Richiedente.
La classe di appartenenza determina il tasso di interesse a cui può aspirare il Richiedente.

Le nostre classi di merito sono:​
A EccellenteTAN fisso al6.75%
B Molto AltoTAN fisso al7.75%
C AltoTAN fisso al8.45%
D BuonoTAN fisso al9.15%
E MedioTAN fisso al9.75%
F AdeguatoTAN fisso al10.45%
G SufficienteTAN fisso al11.55%

 

Come avviene la valutazione?

La valutazione e l’offerta conseguente vengono effettuate da Prestiamoci in tempo reale con il completamento online della domanda di finanziamento. Per svolgere questa analisi Prestiamoci utilizza algoritmi che elaborano le informazioni fornite del Richiedente e interrogano basi dati esterne.

Domande frequenti - FAQ

Prestiamoci si pone l’obiettivo di promuovere il più possibile lo scambio di denaro tra privati, senza l’intermediazione di banche o altri istituti di credito. Questa caratteristica consente a Prestiamoci di distribuire ai Prestatori ed ai Richiedenti il guadagno che spetterebbe alla Banca. In questo modo i Prestatori possono ottenere un guadagno maggiore con tassi di interesse più elevati, mentre i Richiedenti possono accedere ad un finanziamento con costi inferiori. I costi di gestione vengono ridotti al minimo grazie all’operatività online e alla disintermediazione della banca, che viene quindi ricondotta al ruolo originario di cassaforte.

PRESTIAMOCI SpA – con sede legale in Foro Buonaparte 12, 20121 Milano (MI) – è la società finanziaria regolamentata dall’articolo 106 del Testo Unico Bancario, titolare del sito internet www.prestiamoci.it. Prestiamoci si pone l’obiettivo di promuovere il prestito tra persone all’interno di una community in cui si incontrano soggetti che presentano progetti da finanziare (Richiedenti) e soggetti che intendono investire parte delle proprie disponibilità in progetti che condividono (Prestatori).

Prestiamoci è una società di diritto italiano regolamentata dalla normativa del Testo Unico Bancario (TUB), dalle disposizioni regolamentari della Banca d’Italia e dalle normative italiane e comunitarie in materia di antiriciclaggio.

Prestiamoci, per i servizi offerti, richiede una commissione d’iscrizione una tantum, diversa per Prestatore e per Richiedente. La commissione pagata dal Richiedente varia dallo 0,54% al 7,56% dell’importo finanziato. Al Prestatore invece, viene applicata una commissione annuale pari all’1% del capitale investito. Infine, Prestiamoci partecipa ai progetti con una quota percependone gli interessi.

Prestiamoci opera una selezione dei Richiedenti portando sul Marketplace solamente coloro che sono meritevoli di credito, assegnando nel modo più trasparente possibile, e sulla base delle informazioni a disposizione, il più corretto livello di rischio. In questo modo Prestatori possano operare investimenti informati e consapevoli. Nel caso di Richiedenti finanziati, Prestiamoci gestisce l’incasso delle rate e governa tutti i conti di regolamento fra Richiedenti finanziati e Prestatori. Si occupa inoltre della gestione delle attività di recupero crediti nel caso in cui un Richiedente finanziato si trovi in difficoltà. Prestiamoci mette a disposizione per tutti i Prestatori informazioni dettagliate sulla loro posizione di investimento, sul rendimento al lordo e al netto delle perdite su crediti. Prestiamoci infine partecipa al finanziamento di ogni progetto ammesso al Marketplace con una sua quota.

Banca Sella è la banca d’appoggio di Prestiamoci che quindi offre servizi per l’operatività bancaria, quali l’apertura del conto deposito ed i servizi di pagamento tramite addebito diretto SEPA.

Prestiamoci adotta tutte le normative previste in materia di privacy dal GDPR, General Data Protection Regulation – Regolamento UE 2016/679. Durante il processo di compilazione del form per diventare Prestatori o Richiedenti e utilizzare i servizi di Prestiamoci, vengono esplicitate quali sono le informazioni necessarie per il consenso al trattamento dei dati. Prestiamoci è inoltre tenuta a fornire una precisa nota informativa sul trattamento dei dati personali degli Interessati.

Per Prestiamoci la sicurezza è soprattutto sicurezza informatica. L’intera architettura hardware e software, presidiata da sistemi anti intrusione e oggetto di periodiche procedure per il backup e la manutenzione, si avvale di strumenti di monitoraggio continuo e di pronto intervento atti a garantire un’elevata continuità di servizio. Il sito è conforme agli standard più avanzati di sicurezza del codice e di crittografia: ogni connessione è instaurata tramite protocollo “https”. Tutte le informazioni che transitano in rete tra il computer dell’utente ed i server di Prestiamoci, in particolare l’email e la password, sono codificate tramite meccanismi atti a garantirne integrità e riservatezza.

Il Marketplace è il luogo virtuale in cui avviene l’incontro tra domanda e offerta di denaro, tra Prestatori che intendono prestare il proprio denaro e Richiedenti che, a seguito del processo di selezione concluso positivamente, hanno inserito una richiesta di prestito sulla piattaforma.
Il funzionamento del Marketplace è basato su due logiche di lavoro.

La prima è l’applicazione di un algoritmo che ha l’obiettivo di ottimizzare l’abbinamento tra domanda e offerta sulla base delle preferenze dettate dal Prestatore in fase di adesione – modalità c.d. Presta Automatico. La seconda consente al Prestatore, in qualsiasi momento, di intervenire sulle Richieste di Prestito presenti, in completa autonomia – modalità c.d. Presta Manuale.

Le due logiche sono complementari tra di loro e lavorano simultaneamente con l’obiettivo di minimizzare il tempo di non utilizzo degli importi messi a disposizione del Marketplace da parte dei Prestatori, massimizzando il più alto numero possibile di abbinamenti con altrettante Richieste di Prestito esistenti sul Marketplace stesso.

Una volta compilata la scheda anagrafica e aver confermato il riepilogo, per qualsiasi modifica scrivi a info@prestiamoci.it  inserendo quali dati vuoi correggere.

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Se sei un Richiedente, nella tua area personale potrai verificare la percentuale di copertura del tuo progetto o il piano di rimborso se sei stato già finanziato. Se invece sei un Prestatore, potrai trovare un riepilogo sempre aggiornato del tuo investimento, all’interno dell’area personale.

No, una volta diventato operativo non puoi cambiare profilo fino a quando il rapporto con Prestiamoci non sarà terminato. Se invece non sei ancora operativo e vuoi modificare il tuo profilo, scrivi a operation@prestiamoci.it per ricevere le indicazioni su come procedere.

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Ricorda però che se sei un Richiedente con in corso un prestito o un Prestatore con in corso un investimento non potrai abbandonare la community di Prestiamoci fino alla scadenza dei pagamenti o dei rimborsi.