I Titoli di Stato sono titoli finanziari che possono essere emessi da enti privati o pubblici. Hanno l’obiettivo di raccogliere finanziamenti per la propria attività a fronte della restituzione al sottoscrittore del capitale investito, più una quota di interesse (cedola).
I Titoli di Stato vengono emessi dagli Stati Sovrani e, in Italia, sono emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, per poter finanziare il debito pubblico e le attività proprie dello Stato.
A differenza dei titoli obbligazionari, i Titoli di Stato tendono ad essere più sicuri: hanno un rischio più basso.
Come mai? Il motivo è semplice: è quasi impossibile che uno Stato fallisca.
I rendimenti dei Titoli di Stato
Quale è il rendimento di un Titolo di Stato?
Si determina in base a tre parametri: capitale investito, reddito generato e durata dell’investimento.
Per valutare il rendimento si può procedere ad un’analisi ex ante, facendo quindi una stima probabilistica, oppure ex post, quando cioè il reddito generato dall’investimento è certo.
Certezze e incertezze
Come abbiamo detto, per ogni tipologia di investimento è bene valutare ciò che li contraddistingue: i Titoli di Stato hanno punti certi e punti incerti nel proprio rendimento.
Le cedole a tasso fisso, la differenza tra capitale investito e prezzo fisso di rimborso (quando non è indicizzato all’inflazione) sono gli elementi certi. Contrariamente, cedole a tasso variabile e differenza tra capitale investito e prezzo di rimborso (quando non è fisso e indicizzato all’inflazione) sono i dati variabili di cui si deve tenere conto prima di investire in Titoli di Stato.