Vi siete mai chieste perché da bambine si possedessero decine di Barbie e invece si dovesse condividere un solo Ken? Ad oggi si potrebbe pensare ad un primo abbozzo di sharing economy, in effetti Barbie olimpionica, Barbie sposa e la texana condividevano un solo cavaliere a seconda dell’agenda degli appuntamenti, nonché una sola macchina, un solo camper e un unico cane, l’improbabile levriero afghano, il cui pedigree a otto anni ci era assolutamente oscuro, per anni abbiamo pensato che fosse un piccolo cavallo deforme.
Il concetto di prestito nasce quindi nei giochi dei bambini: io ti do la mia vespa e tu mi presti la villa per il week end. Ma quando poi si cresce il Ken deve essere uno e unico, mentre su case e mezzi di locomozione ci si è aperti a mercati che hanno fatto da volano all’economia mondiale e al risparmio energetico.
Sharing economy? Certo, ma non in amore!
Sull’amore non si transige, anche attingendo a Tinder o a Meetic di tanto in tanto, alla fine si cede all’inesorabile scandire del tempo, di poi al cuore al quale notoriamente non si comanda.
E finalmente arriva. Non ha un cavallo bianco, (e neppure un levriero) odia vestirsi di azzurro, ma è il principe che hai desiderato fin da bambina. Una storia d’amore cresciuta insieme a voi che adesso, a trent’anni suonati, vuole vedere coronato il sogno del Matrimonio Perfetto.
Dopo aver volato insieme a Pindaro immaginando carrozze, centinaia di amici, un abito che possa far crepare di invidia Sarah Jessica Parker e la sua amica Vivienne Westwood, un lago che rifletta la vostra felicità tutt’intorno. E poi quel gruppo jazz che ha suonato al matrimonio della detestata compagna di scuola che non passava mai i compiti e ovviamente una wedding planner modello J.Lo che possa organizzare tutto fino ai minimi dettagli, ecco che la realtà comincia a farsi strada oltre l’immaginazione…
Quanto ci costerà?
Mamma e papà contribuiranno di certo, ma non essendo neppure lontanamente imparentati con i Ferragnez bisogna cominciare ad escludere qualcosa o quantomeno pensare a ridimensionare Pindaro.
Gli invitati per esempio, si parte da 75 amici e parenti per lui e almeno 100 per voi, ma visto il costo di una mis en place, (escludendo a priori il giro pizza), bisogna cominciare a pensare a chi ci è stato veramente amico in questi anni, anche perché i parenti non si possono tagliare. Tranne forse quella vecchia prozia burbera che ci ha sempre considerato la più inconcludente tra le pronipoti. Calcolatrice alla mano presto ci si renderà conto che al massimo si potrebbe arrivare ad 85, sposi compresi!
La wedding planner è conditio sine qua non, e tra l’altro navigando accuratamente si puo’ scoprire che qualche società addirittura offre servizi di finanziamento, che possono in qualche modo far tornare i conti senza gravare troppo sulle buste paga di entrambi.
Il social lending che ci aiuta a preparare il giorno più bello
Sicuramente Prestiamoci può risolvere il problema di location e bomboniere, provando a fare un preventivo sicuramente scoprirete che il social lending potrà dare un contributo alla vostra felicità.
Ma l’abito di Westwood? Beh in fondo anche le spose di Giò non sono poi male e inoltre se si cerca bene si possono scoprire che esistono piattaforme come Growish in cui è possibile organizzare una colletta per poter raccogliere i fondi necessari per finanziare anche solo una parte di un progetto, soluzione ottimale per la vostra lista nozze per esempio. La sharing economy entra anche nell’alcova della tradizione più profonda, e la cambia in molti modi.
Insomma una volta calcolato il reale prezzo del vostro amore prima di ridimensionarlo, bisogna far tesoro del nostro caro mondo Mattel che ci ha sostenuto fin dalla pubertà per scoprire tutte le soluzioni possibili che possano contribuire alla sua realizzazione.
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Prestiamoci ti aiuta a realizzare i tuoi sogni
Ma diciamocela tutta, nella maggior parte dei casi si sogna, ma chi paga il prezzo dei nostri sogni sono i genitori, gli stessi che compravano i vestiti di paillettes di Barbie, utilissimi nelle occasioni importanti… Ed è proprio il signor Francesco a raccontarci lo spumeggiante matrimonio della figlia che grazie al prestito ottenuto da Prestiamoci è riuscita ad ospitare tutti i 120 invitati in una splendida location sui colli romani, ricreando proprio quell’atmosfera fiabesca degna di Mattel. Gli sposi sono ad oggi diventati genitori di una splendida bambina ed il genero di Francesco, soddisfatto dell’esperienza sulla nostra piattaforma, ha deciso di chiedere un prestito per comprare una macchina nuova.
Il cavallo di Barbie ormai non bastava più.