Abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Emanuele di P2PInvesting ed ecco l’articolo che ne è nato.
Grazie ancora!
COS’È PRESTIAMOCI: RECENSIONE E OPINIONI, COME FUNZIONA E COME INVESTIRE
Ciao Risparmiatori,
durante i mesi scorsi mi sono messo in contatto con alcune piattaforme che volevo approfondire, sia italiane che estere.
Ho avuto più o meno successo… ma sono estremamente indietro con i post! Ahimè, il tempo non è mai abbastanza…
Tra tutte queste recensioni e interviste, quella che vorrei proporvi oggi è su una delle principali piattaforme Italiane: Prestiamoci.
Ho avuto il piacere di scambiare 2 opinioni con Roberto Tonni e Carlotta Pozzato, rispettivamente Chief Marketing Officer e Head of Marketing and Communications.
Prestiamoci, piattaforma autorizzata e regolamentata
Prestiamoci S.p.a. è una società del Gruppo Finanziario Prestiamoci.
Opera con l’Istituto di Pagamento Pitupay, istituto del medesimo gruppo che si appoggia a Banca Sella.
Come piattaforma di P2P Lending, tutta italiana, presta denaro ai suoi richiedenti prestito ed offre investimenti ai relativi prestatori.
Come società Italiana ha due autorizzazioni, una come finanziaria ed una come istituto di pagamento.
In quanto società autorizzata, è regolamentata dalla normativa del Testo Unico Bancario (TUB), dalle disposizioni regolamentari della Banca d’Italia e dalle normative italiane e comunitarie in materia di antiriciclaggio.
Essendo Intermediario autorizzato e riconosciuto secondo il TUB e Banca d’Italia, può operare in regime di Sostituto di Imposta, a titolo definitivo (vi ricordate l’articolo Come dichiarare le Tasse nel P2P Lending?).
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Le principali funzioni di Prestiamoci
Prestiamoci vanta di essere una delle poche piattaforme a partecipare ad ogni finanziamento emesso, con una quota variabile, allineando il proprio interesse a quello dei suoi investitori.
Investimento minimo su Prestiamoci
Si può iniziare ad investire su Prestiamoci a partire da 1.500€ che, secondo il Management, si ritiene che sia la cifra minima per ottenere una diversificazione accettabile.
Infatti tutti i vari prestiti vengono spezzati in quote da 50€ e con 1.500€ si riuscirebbe ad avere 30 quote diverse.
Una diversificazione migliore si potrebbe avere con 50, 100 o 200 quote, ma naturalmente per raggiungerla bisognerebbe aumentare proporzionalmente i propri investimenti.
Prestiamoci ha anche una App… a dire il vero non è recensita benissimo, ma mi hanno assicurato che uno dei progetti dei prossimi mesi è proprio la sua ottimizzazione.
Prestiamoci ha il Buyback?
Gli investimenti su Prestiamoci non godono di alcun Buyback.
Esisteva fino a qualche tempo fa un prodotto assicurato che si chiamava PrestaSicuro.
Questo riconosceva un 3% lordo forfettario ed utilizzava un meccanismo di riacquisto e rimborso dopo 3 rate andate in default, con il riconoscimento garantito di questo interesse.
Per far questo, Prestiamoci investiva nel suo mercato primario, trattenendo la differenza di rendimento per pagare e assicurare gli eventuali default.
Questo prodotto risulta ad oggi esaurito e mi han detto che probabilmente verrà riproposto in futuro.
Mercato Secondario e Investimenti Automatici
Esiste poi il Mercato Secondario, funzione sempre molto apprezzata, soprattutto per riuscire a liquidare ante tempo i propri investimenti, in caso di necessità.
E sono disponibili anche dei profili di Auto-Invest, che giustamente in Italiano chiamano Investimenti Automatici.
Questi sono 3, sulla base dell’appetito al rischio:
- Profilo Base, investe automaticamente tra prestiti di classe A e D, con un ritorno medio atteso del 4,72%
- Profilo Medio, investe in tutte e 7 le classi di prestito, da A a G, con un ritorno atteso del 5,24%
- Profilo Alto, investe solo sulle 4 classi più “rischiose”, dalla D alla G, con un ritorno atteso dell’8,87%
Le trovate qui riepilogate.
Per capire meglio, bisogna approfondire cosa sono queste classi di prestito.
Le Classi di Prestito su Prestiamoci
In base a come viene valutato un richiedente prestito, questo andrà scartato oppure “catalogato” sotto una di queste 7 classi, dalla A alla G.
Come si capisce anche dal codice colore, la classe A sarà la più meritevole e accederà a condizioni migliori, fino alla classe G, che sarà quella più rischiosa, ma che pagherà di più nel caso i rimborsi fossero tutti onorati.
Naturalmente la statistica ci insegna poi che una parte dei prestiti emessi andranno in default e ci aspettiamo che questo tasso di default sia più basso man mano che ci spostiamo a sinistra, verso la classe A. In effetti è così e Prestiamoci afferma di avere i seguenti tassi di default medio:
Quanto costa Prestiamoci?
Prestiamoci non è gratuito, è una Società e in qualche modo dovrà coprire i costi e possibilmente ottenere un profitto.
I costi di Prestiamoci sono divisi tra i richiedenti prestito e gli investitori.
Per l’investitore il costo consiste in una commissione annua, che sarà pari all’1% del capitale prestato.
Come registrarsi a Prestiamoci
Registrarsi su Prestiamoci è semplice, con una procedura del tutto simile a quelle che abbiamo visto su tante altre piattaforme.
Se siete interessati, potete accedere a Prestiamoci direttamente da qua: Registrati su Prestiamoci.
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- C’è da compilare il solito form con le nostre informazioni principali
- successivamente caricare un vostro documento di identità assieme ad una prova di residenza
- fare il solito questionario sull’idoneità come investitori
- settare il conto corrente associato e proseguire con il primo bonifico, che avrà anche lo scopo di conferma del conto.
Basta, una volta caricato il bonifico sul conto, potremo entrare nella nostra Dashboard e iniziare ad investire, manualmente o con una strategia automatica.
Ma proseguiamo ora con l’intervista.
L’Intervista
Quando è nata Prestiamoci e chi sono i fondatori?
I fondatori non sono ad oggi nella Società. L’attuale compagine ha rilevato ed avviato la gestione nel 2015.
Daniele Loro, Michele Novelli e Federico Provinciali hanno gestito il progetto dopo aver partecipato come Business Angels.
- Daniele Loro è l’attuale AD (ndr: o CEO, che dir si voglia) della società ha un background di Investment Banking.
- Federico Provinciali è stato Chief Officer di Barkleys e manager di Unicredit.
- Mentre Michele Novelli, attuale Presidente di Prestiamoci è nel Venture Capital da dieci anni (Early Bird, Innogest e Digital Magics) e in precedenza General Manager di Hansenet.
Avete mai fatto round di finanziamento o di Equity Crowdfunding?
Abbiamo fatto diversi round di finanziamento dal 2015 al 2019, ma mai in Equity Crowdfunding.
I round passati sono sempre stati fatti in ottica di sviluppo della piattaforma e contiamo tra gli investitori diversi istituzionali, come Digital Magics, Innogest e Banca Sella.
Come dicevamo, non abbiamo mai fatto Round in Equity Crowdfunding, ma non escludiamo di farlo nel prossimo anno (ndr: questo sarebbe estremamente interessante!)
Quanti dipendenti conta la vostra società?
Qual è stato il fatturato dell’ultimo anno?
Ad oggi siamo in 15 dipendenti, con un fatturato di circa 1,7 milioni di €.
Mi conferma che i conti degli investitori sono separati dai conti societari?
Su che banca vi appoggiate?
Naturalmente abbiamo un istituto di pagamento che detiene i conti dei clienti.
Questi sono appoggiati su un conto di pagamento separato a livello societario da Prestiamoci Spa.
(ndr: l’istituto di pagamento è Pitupay, istituto appartenente al Gruppo Prestiamoci)
Questo conto è segregato rispetto agli altri conti ed appoggiato sulla banca depositaria.
Inoltre, per trasparenza, questi conti di pagamento non possono essere soggetti a ritenute o ad eventuali tassazioni della liquidità.
L’istituto di pagamento che ci segue ha come banca depositaria Banca Sella, che ha un sistema di gestione dei conti con servizi API, che ci consente la gestione in tempo reale di tutti i flussi della piattaforma.
Quando siamo partiti nel 2015 Banca Sella era l’unica sul mercato in grado di fornire questa tipologia di servizio.
Offrite anche prestiti provenienti da altri istituti partner?
No, non ci sono prestiti da altri partner bancari.
Ma ci teniamo a sottolineare che ci sono Banche che investono nella nostra cartolarizzazione.
La vostra pagina sui rendimenti, default e tassazione non è mai cambiata.
Ritengo improbabile che i tassi di perdita siano rimasti costanti nell’ultimo anno, tra pandemia e lockdown.
Come sono stati i rimborsi durante la pandemia?
Sono state concesse proroghe?
Avete notato un aumento dei default?
Durante il primo lockdown l’aumento dei default è stato assolutamente contenuto e abbiamo provveduto immediatamente a concedere proroghe laddove le richieste fossero giustificate da esigenze comprovate. (ndr: risposta politica, un po’ evasiva)
Come calcolate il tasso di perdita?
Sono i prestiti insolventi sul totale?
Gli interessi non incassati?
Include le quote capitale non incassate?
Se facessi una media sulle 7 classi di prestito, verrebbe un tasso di perdita molto inferiore all’1% (0,76%), ma molti investitori lamentano ritardi e mancati rimborsi ben al di sopra dell’1%.
Il tasso di perdita viene calcolato sull’intero portafoglio erogato da Prestiamoci dal 2015 considerando i prestiti che vanno in default (con stato assorbente) in rapporto ai prestiti erogati nello specifico periodo. L’analisi è fatta sulle teste (ossia il numero dei prestiti) e le percentuali vengono ponderate rispetto agli importi erogati nel periodo.
I default, in media, sono intorno allo 0,4% del totale.
Cosa significa “stato assorbente”?
Significa che una volta che il prestito ha raggiunto lo stato di default viene considerato come tale anche se migliora il suo stato, cioè anche se esce dallo stato di default.
Riguardo agli interessi bisogna considerare che, quelli relativi alle rate scadute impagate diventano automaticamente debito residuo, ossia vengono considerati come se fossero capitale, ma nelle analisi dei tassi di perdita, come detto sopra, ci si riferisce all’importo erogato, quindi al solo capitale iniziale al momento dell’erogazione.
Relativamente alle lamentele rispetto ai tassi di perdita più alti, bisogna considerare che la maggior parte probabilmente deriva da clienti che hanno investito prima della nuova gestione datata 2015 ed in ogni caso il tasso di perdita di ogni portafoglio è relazionato al livello di rischio assunto, così come ad una componente casuale relativa alla composizione dello specifico portafoglio, nonché a situazioni sistemiche che possono determinare miglioramenti o peggioramenti delle performance, dovuti ad esempio al Covid o a situazioni imprevedibili.
Da sottolineare che l’appetito al rischio di Prestiamoci è rimasto lo stesso, ossia si tende a valutare ed erogare in modo sempre prudenziale, tanto che la probabilità di default definita dal nostro algoritmo al momento della richiesta è rimasta costante nel tempo.
Che tipo di ammortamento hanno i prestiti?
L’ammortamento è alla francese, con pagamento nelle rate sia delle quote capitale che delle quote interessi.
Vedo che prevedete sia investimenti automatici che manuali.
Come vengono distribuiti gli investimenti automatici?
L’investimento automatico viene selezionato dal cliente in base alla scelta di tre diverse tipologie di portafoglio il cui rendimento è proporzionale al rischio.
La piattaforma distribuisce poi, il capitale in modo ponderato attraverso un nostro algoritmo.
Quale è la vostra procedura di recupero crediti, se un richiedente smette di rimborsare?
Per ogni prestito, fin dalla prima rata in ritardo vengono attivate tutte le azioni definite nelle nostre procedure interne fino al passaggio in DBT (Decadenza del Beneficio del Termine) e alla conseguente dichiarazione di inesigibilità.
Il processo che porta alla dichiarazione di inesigibilità è lungo e ben dettagliato in tutte le sue fasi ed aggiornato nei diari di ogni area cliente. Il prestito viene dichiarato inesigibile in caso di impossibilità sostanziale di ottenere un recupero del credito, anche forzoso, comportando la conseguente chiusura nella gestione ordinaria dei rapporti sottostanti e la messa a perdita degli importi.
Quindi, per riepilogare, il credito verrà classificato inesigibile dopo che tutte le fasi di recupero avranno avuto esito negativo, nello specifico:
- Attività di recupero credito con azioni di fonia e porta a porta
- Comprovato stato di insolvenza del debitore
- Irreperibilità del debitore
- Procedure concorsuali (fallimento, accordo di ristrutturazione dei debiti, etc.).
Va specificato che i prestiti che emettiamo sono prestiti personali, non cambializzati e non coperti da ipoteche o fideiussioni.
Quanti prestiti vengono scartati dopo le vostre valutazioni?
Facendo una media degli ultimi 2 anni, circa il 5% delle richieste di prestito vengono scartate a monte (ndr: non è molto, imho).
Quanti finanziamenti sono stati emessi fino ad ora?
Quanti ne vengono emessi mediamente al mese?
Al 31/12/2020 possiamo contare esattamente 44.414.674 € di prestiti emessi.
Negli ultimi 2 anni la media mensile è di 98 prestiti, ma bisogna considerare che si tratta di dati in continua evoluzione e ascesa.
Se valutiamo in modo più approfondito, possiamo vedere una media di 63 prestiti del 2019 ad una media di 133 prestiti nel 2020 (ndr: praticamente un raddoppio, nonostante il Covid!).
Cosa pensate relativamente a prossime ondate o lockdown?
Ci sono dei rischi per il vostro business?
Non possiamo permetterci di fare previsioni per un evento che trascende il controllo di tutti noi, ma possiamo dire che le ondate di lockdown, per il momento, non ci hanno trovati impreparati.
Già da Marzo 2020 abbiamo introdotto cautelativamente limitazioni, soprattutto in merito alle categorie che di volta in volta sono state maggiormente impattate.
Nella improbabile ipotesi che Prestiamoci fallisse, che fine farebbero i conti, gli investimenti, insomma i soldi degli investitori?
Come dicevamo prima, i conti dei clienti di Prestiamocisono aperti presso l’istituto di pagamento Pitupay.
I conti dei clienti sono segregati rispetto ai conti societari di Prestiamoci e appoggiati ad una banca depositaria (per l’appunto Banca Sella).
Essendo così separati, non seguono le eventuali (ndr: e improbabili) vicissitudini dell’istituto di pagamento e di Prestiamoci.
Qualsiasi cosa succeda, i prestiti continueranno ad essere rimborsati sui conti dei clienti e i clienti continueranno ad avere le proprie disponibilità presso la banca.
Avete qualche progetto per il futuro?
Siamo una Società in continua evoluzione.
Sicuramente il progetto più ambizioso è quello di ampliare il nostro business, sia lato richiedenti che prestatori e di continuare a sviluppare la piattaforma, per rimanere ben saldi nella posizione di primato italiano in questo settore.
Con questo recensione e intervista si concludono.
Ho sentito in passato qualcuno che lamentava rendimenti sotto le attese, se aveste dei feedback (soprattutto negativi, sono quelli che mi interessano di più!) vi prego di condividerli, potete scriverli nei commenti o scrivermi in privato, come preferite.
Mi aiuteranno a contestualizzare meglio l’articolo.
Se volete provare Prestiamoci, potete iscrivervi da qua per avere per avere 6 mesi di commissioni scontate (come se fosse uno 0,5% di Cashback :-P).
Anche per oggi è tutto, un abbraccio e un grazie speciale ai numerosi supporter.
Sharing is Caring.
Emanuele