l consolidamento del debito può essere un ottimo aiuto per riorganizzare le nostre abitudini finanziarie.
Se le nostre fatture si accumulano e i pagamenti mensili sono complessi da seguire, possiamo prendere in considerazione la possibilità di ottenere un prestito per il consolidamento del debito. Questo tipo di prestito ci permette di riunire più linee di finanziamento, combinandole in un’unica somma forfettaria che possiamo ripagare nel tempo, spesso a un tasso inferiore. Diamo un’occhiata più da vicino a cosa sia un prestito personale per il consolidamento del debito.
Cosa sapere sul consolidamento del debito
Un prestito per il consolidamento del debito è essenzialmente, un prestito di rifinanziamento che prolunga i tempi di rimborso dei nostri debiti esistenti. Ci permette di combinare più debiti in un nuovo prestito che consolida tutti i vostri saldi in un unico pagamento mensile. Il consolidamento dei debiti è interessante per molti non solo perché semplifica il processo di pagamento mensile, ma spesso è accompagnato da tassi di interesse più bassi, soprattutto quando ci appoggiamo a piattaforme come Prestiamoci, che grazie al social lending mette a disposizione tassi decisamente competitivi. Chi vuole saperne di più può consultare la nostra pagina dedicata.
Modificare le tempistiche di finanziamento
Uno degli aspetti più interessanti del consolidamento del debito è che estende i termini di rimborso, quindi è anche possibile allungare i tempi di restituzione oppure, se la situazione economica lo permette, anche ridurli andando a risparmiare ulteriormente sulla parte di interessi.
Proprio questo è lo scenario più interessante: se siamo prudenti sulle nostre spese, allora l’utilizzo di un prestito per il consolidamento del debito potrebbe aiutarci a risparmiare sugli interessi e a saldare i vostri saldi in sospeso.
Inoltre, da non sottovalutare è la semplificazione che ne consegue. Avere un solo addebito mensile infatti ci permette di ridurre notevolmente le scadenze di cui ci dobbiamo occupare periodicamente.
