Scopriamo cosa significa Investimento Socialmente Responsabile, e soprattutto perché questa forma di investimento è importante per il futuro della società.
L’investimento sostenibile (SRI) è una disciplina di investimento che considera i criteri ambientali, sociali e di governance aziendale (ESG) per generare rendimenti finanziari competitivi a lungo termine e un impatto positivo sulla società.
Per capire l’SRI, approfondiamo la Governance
Facciamo un passo indietro, cercando anche di spiegare cosa significhi ESG Enviromental, social and governance.
Questo semplice acronimo serve a definire l’approccio sostenibile agli investimenti.
Parlare di responsabilità sociale all’interno del mercato finanziario non è cosa facile, perché bisogna tener conto di moltissimi fattori. Per esempio quello ambientale, intendendo con esso i rischi relativi ai cambiamenti climatici, le emissioni di CO2 (biossido di carbonio), l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, gli sprechi e la deforestazione.
Poi dobbiamo tener conto del rispetto dei diritti umani, degli standard lavorativi, delle politiche di genere e dei rapporti con le comunità civili. Non ultima è l’analisi delle politiche di governo societarie, includendo le politiche di retribuzione dei manager, la composizione dei consigli di amministrazione, le procedure di controllo, i comportamenti dei vertici e dell’azienda in termini di rispetto delle leggi e della deontologia.
Tutto questo in sole tre lettere.
Che differenze ci sono fra SRI e Impact Investing?
Inoltre, è necessario fare una ulteriore distinzione tra SRI, che generalmente si riferisce ad un mercato che esclude determinati titoli, senza però implicare le suddette valutazioni dei fattori di governance che abbiamo visto poco sopra, e l’Impact investing, che tenta di unire ai risultati finanziari, risultati altrettanto positivi dal punto di vista ambientale e sociale.
Investire oggi è anche una questione di etica
La diffusione dell’Impact Investing a oggi è ancora molto limitata, mentre in qualche modo la SRI sta conoscendo da qualche anno un importante sviluppo. In particolare sono sempre più diffuse le società che costruiscono fondi e portafogli che seguono metriche d’investimento valutando appunto i comportamenti societari, l’impatto ambientale e le questioni sociali e governance.
Come riferisce Sara Silano di Morningstar a proposito dell’Investimento Socialmente Responsabile
“Un punto di riferimento è rappresentato dai sei principi promossi dalle Nazioni Unite nel 2006, noti come PRI (Principles for responsible investment), che sono stati sottoscritti (su base volontaria) da 1380 società dell’industria finanziaria per un totale di 59 mila miliardi di asset in gestione (dati a fine 2015). Essi impegnano gli aderenti a incorporare le tematiche ESG nell’analisi e nei processi di investimento, nelle proprie politiche e pratiche aziendali, nel ricercare trasparenza su questi fattori nelle controparti, nel promuovere la responsabilità sociale nell’industria, nel cooperare su questo fronte e documentare le attività e i progressi”.
Gli investimenti socialmente responsabili sono un mercato esordiente
I numeri che vedono coinvolti questo tipo di investimenti sono ancora molto bassi, si aggirano intorno al 5%, ma fanno comunque ben sperare.
Già dal 2001 la Commissione europea e molto prima gli Stati Uniti hanno creato un Libro Verde con le indicazioni necessarie per poter definire le Corporate Social Responsability (CSR) di una Società, ricomprendendo internamente la gestione delle risorse umane, la salute e la sicurezza sul lavoro, l’organizzazione aziendale, la gestione delle risorse naturali e degli effetti sull’ambiente.
Riguardando invece esternamente le comunità locali, i partner economici, i fornitori, i clienti, i consumatori, il rispetto dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva, e le preoccupazioni ambientali a livello mondiale.
Il documento della Comunità Europea ribadisce il principio di: “‘integrazione, nelle operazioni commerciali delle imprese e nei loro rapporti con le parti interessate (stakeholders), di preoccupazioni di carattere sociale ed ecologico, attraverso un processo volontario di autoregolamentazione“.
Questi parametri sono ad oggi perseguiti da grosse multinazionali che affiancano alla loro attività quotidiana, operazioni di CSR che possano in parte elevare i loro standard gestionali e produttivi, ma anche le PMI in questi anni hanno cercato di adeguarsi a determinati standard.
Il perfetto connubio di SRI e CSR potrebbe portare grandi benefici al pianeta
Un tempo, per valutare la SRI si escludevano semplicemente alcune categorie di Società, per esempio quelle produttrici di armi o di tabacco, oggi invece si ha un processo di screening che segue determinati dettami.
Esistono società come la Morningstar che hanno creato un rating attraverso cui l’investitore può valutare autonomamente quali società rispettino i parametri che abbiamo preso in analisi.
Come funziona la valutazione di Morningstar
Il Morningstar Sustainability Rating valuta le singole società secondo i dati forniti da Sustainalytics, leader mondiale nella ricerca ESG assegnando un valore a tutti quei fondi che presentino in portafoglio almeno il 50% di holding che rispettino i valori di ESG.
Dopo aver assegnato un punteggio da 0 a 100 i gruppi vengono ordinati in cinque categorie dette “globi”, laddove con il 5 si assegna il punteggio più alto, quattro per il successivo 22,5% dei fondi, 3 e due globi rispettivamente per il 35% e il 22,5% di quelli che seguono e un globo per l’ultimo 10% in classifica.
Prestiti online fra privati: una scelta sostenibile e responsabile
Il P2P non è ancora presente in queste categorie ma viene comunque annoverato tra le SRI per il principio che lo muove alla base.
I modi con cui guadagniamo e spendiamo i nostri soldi hanno una straordinaria capacità di incidere positivamente sulla vita di coloro che ci circondano. Lo stesso possono fare i nostri investimenti.
Il p2p lending fa in modo che un investimento vada “prestato” ad una serie di soggetti, persone, con la necessità di poter soddisfare un loro bisogno, una necessità. Che sia l’acquisto di un’auto o il consolidamento di un debito, il principio non cambia, ci sono persone che a fronte di un guadagno aiutano altre persone.
Cosa ci può essere di più etico di questo?